16/6/2022 – Si è tolto la vita in cella nella casa circondariale della Pulce Osborne Antwi Tukpeh, 36 anni, reo confesso per l’omicidio della suocera Tiziana Gatti, uccisa a coltellate a Castelnovo Sotto, nella Bassa Reggiana, la mattina del 21 marzo scorso. La donna aveva 62 anni, ed era molto conosciuta anche come attivista del sindacato Spi Cgil.
L’uomo, di origine liberiana, è stato un giocatore professionista di football americano. Era in preda alla depressione. Lascia due figli, di cinque anni e di 18 mesi: il più grande aveva assistito all’omicidio della nonna.
Era separato dalla compagna con la quale ha avuto due figli, ma vivevano ancora nella stessa abitazione. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, la mattina del delitto aveva atteso l’arrivo della suocera che portava, come ogni giorno, i nipoti a scuola. Poi l’aveva aggredita e uccisa.
Tukpeh era stato fermato immediatamente e portato in carcere a Reggio Emilia, dove ieri pomeriggio si è ucciso ed è stato trovato esanime dalla polizia penitenziaria.
“Ancora un evento critico nelle carceri italiane. Ogni anno sono circa 50 i detenuti che si tolgono la vita, a fronte di circa 1.700 che vengono salvati dalla polizia penitenziaria.
Sintomo, questo, dal forte malessere che c’è nelle carceri, anche a causa della disorganizzazione esistente da anni”, queste le considerazioni di Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato della polizia penitenziaria Sappe.