11/6/2022 – “La vicenda del Collega Giuseppe Pagliani ripropone serie riflessioni sulla potenzialità distruttiva, sia sul piano personale che professionale, di teoremi accusatori sbagliati“. Lo scrive l’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia all’indomani dell’assoluzione definitiva di Pagliani in Cassazione dall’accusa di concorso in associazione mafiosa, dopo oltre sette anni di persecuzione della Dda, in particolare da quel pm Marco Mescolini che mentre sosteneva l’accusa nel processo Aemilia chattava con Palamara per ottenere la nomina nella sede di di Reggio, nonostante tre assoluzioni da parte del Riesame, in primo grado e in appello.
La nota dell’ordine è firmata dal presidente Enrico della Capanna e dal consigliere Giovanni Tarquini, referente della Commissione di vigilanza sul rispetto della deontologia. Esprime “grande sollievo” per l’epilogo del processo, in primo luogo per Pagliani, “ma anche per tutti coloro che, come noi, hanno a cuore il rispetto dell’uomo e della legge e credono nella profonda dignità della nostra professione“.
L’Ordine di Reggio Emilia parla chiaramente di “potenzialità distruttiva, sia sul piano personale che professionale, di teoremi accusatori sbagliati”. Ma non manca di rilevare “una luce all’orizzonte”: ed è “quella che deriva dalla prospettiva di un pur sempre possibile buon governo dei principi di garanzia del giusto processo; principi che si auspica possano essere parte integrante del patrimonio giuridico, e prima ancora etico e morale, di chi ha tra le mani la vita e il destino delle persone”. Parole come pietre, perché se è vero che in fondo c’è un giudice a Berlino, quel patrimonio etico, morale e giuridico qualcuno lo ha messo in cantina, se non calpestato.
IL COMUNICATO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI REGGIO EMILIA
“Con sentenza pronunciata mercoledì 8 giugno scorso la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla pubblica accusa e ha dato definitività alla sentenza di assoluzione già pronunciata dalla Corte d’appello di Bologna nel procedimento a carico del nostro Collega Avv. Giuseppe Pagliani. Si è in tal modo concluso un lungo e sofferto percorso giudiziario, iniziato nel mese di gennaio 2015, esploso con la contestuale applicazione della massima misura custodiale, poi revocata dal Tribunale del Riesame, e che si è articolato in una prima sentenza di assoluzione, da parte del Gup del Tribunale di Bologna, una successiva condanna in appello, un successivo annullamento in Cassazione, un ulteriore giudizio di assoluzione in appello e, finalmente, la definitiva pronuncia liberatoria della Suprema Corte.L’ Avv. Pagliani ha fin dal primo momento proclamato la propria estraneità ai fatti di cui è stato accusato ed ha lottato con forza, coraggio e dignità, sempre nel massimo rispetto delle regole processuali, per l’affermazione della sua innocenza. La costruzione accusatoria che lo aveva colpito è stata smentita da plurime verifiche processuali che restituiscono al nostro Collega e a tutti noi la conferma della solidità del sistema giudiziario in cui le verità dei pubblici ministeri, spesso alimentate dagli strumenti di informazione pubblica, non possono sottrarsi al vaglio degli organi giudicanti che, vivaddio, restano i definitivi risolutori dei pur fisiologici contrasti tra accusa e difesa.La vicenda del Collega Giuseppe Pagliani ripropone serie riflessioni sulla potenzialità distruttiva, sia sul piano personale che professionale, di teoremi accusatori sbagliati. Ma ci offre anche una luce all’orizzonte; quella che deriva dalla prospettiva di un pur sempre possibile buon governo dei principi di garanzia del giusto processo; principi che si auspica possano essere parte integrante del patrimonio giuridico, e prima ancora etico e morale, di chi ha tra le mani la vita e il destino delle persone. L’epilogo del processo celebrato a carico del nostro amico e Collega è di grande sollievo in primo luogo per lui, ma anche per tutti coloro che, come noi, hanno a cuore il rispetto dell’uomo e della legge e credono nella profonda dignità della nostra professione.
Avv. Enrico Della Capanna
Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio EmiliaAvv. Giovanni Tarquini
Cons. dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia (est. e ref. Commissione vigilanza per il rispetto della deontologia)“
Ivaldo Casali
11/06/2022 alle 12:08
Un plauso all’Ordine degli Avvocati per l’intervento sulla vergognosa persecuzione nei confronti di Giuseppe Pagliani.
Marco
11/06/2022 alle 14:23
Quanta forza d’animo serve trascorrere 7 anni con l’ombra di essere un amico e sostenitore della mafia a Reggio Emilia? Quale è il prezzo umano pagato in questa situazione, in cui tanti ti abbandonano per timore, convenienza o semplice vigliaccheria nel dubbio? Cosa si prova alla sera adagiandosi nel proprio letto prima del sonno, che forse fatica ad arrivare sereno? Cosa si prova ad essere evitati per opportunità senza colpa o essere zittiti per questa ombra anche quando si è nel giusto? Cosa si prova, come l’avvocato Pagliani, non poter gioire della fine di un incubo con l’amato padre che nel frattempo lo ha lasciato? Quanta forza di carattere serve per superare psicologicamente una prova così violenta? Quanto costa il danno professionale subito per un uomo che ha avviato dal nulla il proprio studio legale? Quanti risparmi ha dovuto dissipare per avvocati in 7 anni e in diversi gradi di giudizio? Se Pagliani fosse stato debole caratterialmente ed economicamente come sarebbe finita? Quanta durezza di sentimenti porta con se la politica e la società odierna? Qua non c’entra la destra e la sinistra, ma la responsabilità del buon vivere civile tra le persone e per il ruolo sociale che ciascuno detiene. Un plauso all’ordine degli avvocati. Una censura per chi specula a favore o contro una riforma per avere una giustizia giusta e rapida anche nel nostro malandato paese. Oggi i fondi Pnrr e l’economia in genere dominano la scena politica, ma non bisogna dimenticare mai che senza uno stato sociale forte e giusto e una giustizia forte e giusta il progresso sociale corre con un peso al piede che lo rallenta e rischia di renderlo incivile. Congratulazioni all’Avvocato Giuseppe Pagliani e pur non condividendo nulla delle sue idee politiche, gli auguro di poter recuperare il suo ruolo. Se l’avvocato tornerà in politica non lo voterò e cercherò di non far prevalere la sua parte politica, ma lo farò con il rispetto che si deve all’avversario politico e attraverso l’esito elettorale. Alla Magistratura credo sia giusto chiedere di farsi carico di riflettere sul proprio delicato ruolo e compito e di essere loro stessi promotori e protagonisti di una riforma della giustizia, con senso di alta responsabilità e avvalendosi di quel senso delle Istituzioni di cui sono dotati.
Alessandro Rinaldi
12/06/2022 alle 11:58
Un sincero plauso all’ordine degli avvocati e in particolare al Presidente Della Capanna per questo comunicato tutt’altro che scontato in favore di un collega vittima di una persecuzione giudiziaria, oltre che di un giustizialismo mediatico tipicamente italiano.