5/6/2022 – “Al momento i risultati degli accertamenti sul corpo di Giuseppe Pedrazzini escludono l’omicidio”. Lo ha diochiarato l’avvocato Ernesto D’Andrea, legale di Silvia Pedrazzini e Riccardo Guida, la figlia e il genero del dell’uomo di 77 anni, trovato cadavere l’11 maggio da carabinieri e vigili del fuoco, nel fondo di un pozzo pieno d’acqua dietro la sua abitazione di Cerrè Marabino, in comune di Toano. L’uomo non veniva più visto da tempo in paese, e il cadavere è stato rinvenuto dopo la segnalazione di alcuni conoscenti ai carabinieri. La morte risalirebbe a fine gennaio, e i famigliari non l’avevano mai denunciata.
La figlia, il genero e la vedova Marta Ghilardini sono indagati per sequestro, omicidio, soppressione di cadavere e truffa ai danni dello Stato. La relazione del perito di parte della difesa, il medico legale Giorgio Chiessi, afferma che non c’era acqua nei polmoni di Giuseppe Pedrazzini, e quindi l’annegamento non sarebbe la causa della morte. Sono tujttavia emerse delle fratture alla colonne vertebrale, attribuibili alla caduta nel pozzo.
Nei giorni scorsi Marta Ghilardini avrebbe dichiarato ai carabinieri e sostituto procuratore che il marito era morto in casa di cause naturali e che la figlia e il genero ne avrebbero nascosto il corpo nel pozzo.
Secondo la procura, i famigliari di Pedrazzini avrebbero agito spinti da un movente economico anche per continuare a percepire la pensione la pensione dell’anziano.