DI PAOLO COMASTRI
20/6/2022 – Di Reggiana, basket, volley, maschile, palaBigi ed altro ancora…In questo afoso inizio d’estate lo sport di casa nostra l’ha fatta da protagonista e non certo per le prestazioni sul campo.
Iniziamo dalla Reggiana con il famoso incipit del compianto Enzo Tortora al suo rientro sugli schermi dopo la drammatica e allucinante vicenda che lo vide, suo malgrado, protagonista; e cioè “ dove eravamo rimasti ?
Già, dove eravamo rimasti? A una incredibile, assurda, e ci si consenta, vergognosa eliminazione al primo turno dei play off dopo avere mancato la promozione diretta in serie B nonostante gli 86 punti (!!) conquistati nella regular season. Seguita da un assordante silenzio della società e di mister Aimo Diana.
Un mese in cui ne sono uscite di ogni: dalle voci di una Reggiana arrivata ai play off con lo spogliatoio letteralmente spaccato, a una rivoluzione societaria; da un forte ridimensionamento del budget, ad un ingresso in società di Alfredo Amadei, figlio del patron Romano, al posto del presidente Carmelo Salerno.
L’allenatore poi veniva dato per non più sulla panchina granata per il prossimo campionato; prima al Perugia al posto di Massimiliano Alvini passato alla neopromossa in seria A Cremonese e sostituito alla guida della squadra umbra da Fabrizio Castori; poi, Diana, ai dettagli con la Feralpi Salò, che ha invece riconfermato Stefano Vecchi.
Ridda di nomi anche per l’eventuale sostituzione di Diana; dai ritorni di Alberto Colombo e Luciano Foschi a semisconosciuti allenatori, rampanti, provenienti dalle categorie minori. Insomma di tutto e di più.
Poi dopo un mese la società annuncia, finalmente, una conferenza stampa del presidente Salerno per fare il punto sulla situazione societaria. E cosa succede ? Che il numero uno granata si presenta insieme ad Aimo Diana… Morale della favola; obiettivo del prossimo campionato la promozione diretta, budget confermato, parliamo di circa 12 milioni di euro, cda anche e allenatore pure lui rimasto sulla panchina granata con nuovo contratto scadenza Giugno 2023 e opzione del rinnovo automatico in caso di (ri)salita in serie B. Il tutto con dosi industriali di cenere sul capo dispersa a piene mani per il silenzio della società dopo l’infausta serata della seconda sconfitta contro i gardesani.
Per la squadra ossatura già fatta con i 21 contrattualizzati fino a giugno 2023…Insomma … la valle …del mulino bianco…
Ne prendiamo atto con piacere, attendendo unicamente dal campo se questa amena e ridente località dell’orbe terracqueo farà da scenario alla promozione in B della Reggiana nel 2023.
Non certo per menare gramo, ma nutriamo in merito non pochi dubbi; peraltro davvero felicissimmi di essere smentiti.
Dai campi di calcio alla palla a spicchi de noantri, la Pallacanestro Reggiana che ha salutato Attilio Caja per il ritorno sulla panchina biancorossa di Max Menetti.
Il coach pavese, protagonista di una stagione di assoluto rilievo a Reggio Emilia dove con una squadra più che dimezzata dagli infortuni in alcuni ruoli chiave e qualche, a volte, più che talentuosi giocatori soltanto onesti lavoratori della palla a spicchi, ha conquistato la finale della FIBA Europe Club e l’accesso ai play off. Obiettivi quasi impensabili ad inizio stagione. Nonostante tutto ciò la Pallacanestro Reggiana non ha ritenuto opportuno riconfermarlo.
Se n’è andato da signore Attilio “artiglio” Caja; era dalla tarda primavera che i rumors riguardanti un non mai raggiunto feeling con lo società lo davano per “scaricato” a fine campionato con il nome di Menetti per la sua sostituzione; ebbene, il tecnico pavese non ha atteso il ben servito, anticipando lui la sua volontà di allontanarsi da Reggio Emilia. Avrà pure un caratteraccio, spesso sarà anche un poco antipatico, avrà una conoscenza scarsa del…politically correct, ma sulla panchina reggiana ha fatto cose egregie lasciandola poi, ribadiamo, da gran signore.
Ora il “cerino” è nelle mani di Max Menetti chiamato ad una rifondazione; glie lo auguriamo davvero con tutto il cuore anche se i grandi risultati ottenuti con la Pallacanestro Reggiana, Eurochallenge, Supercoppa italiana, due finali scudetto, peseranno davvero come un macigno.
Last but not least….ultimo ma non meno importante, la pallavolo maschile che conquista una fantastica promozione in seria A1, pardon Superlega, per annunciare subito dopo il raggiungimento dello storico traguardo, la rinuncia per ….il PalaBigi non più conforme alle normative federali, peraltro non più derogabili, a causa dell’altezza irregolare del palasport.
In realtà la società aveva da tempo deciso la rinuncia alla massima serie soprattutto per le difficoltà nel reperire un budget adeuguato… L’altezza minima del PalaBigi, peraltro in via di ristrutturazione, è stata la giustificazione offerta alla società su di un piatto d’argento.
E qui si apre il capitolo PalaBigi; una vera e propria vexata quaestio che coinvolge basket e, appunto, volley. A causa della lentezza e delle dilazioni sulla road map dei e nei lavori, la Pallacanestro Reggiana è stata costretta a disputare l’intero campionato appena concluso all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno; un danno economico enorme per la società che rischia di ripetersi anche nel prossimo con già ora la certezza delle prime 3 / 4 partite fuori casa… E secondo radio p.zza Prampolini, di solito sempre informatissima sulle faccende interne del palazzo comunale, l’agibilità del nuovo (!!!???) PalaBigi, nella migliore delle ipotesi, non potrà avvenire che ad inizio primavera.
A giustificazione di tutto questo dagli Amministratori comunali sono uscite le spiegazioni davvero più incredibili e fantasiose; prima il Covid a creare problemi nella forza lavoro del cantiere, poi gli aumenti esponenziali dei materiali, per passare alla difficoltà nel reperimento delle materie prime a causa della crisi russo / ucraina a proposito della quale “qualcuno” in p.zza Prampolini, dato il blocco seppur temporaneo del cantiere, palesava la possibilità di indirizzare le risorse previste nei capitolati dei lavoro all’…..assistenza dei profughi ucraini….Se non fossero cose serie, tremendamente serie, parrebbe di essere a “scherzi a parte “.
E in tutto questo incredibile, e ci si consenta, anche un po’ vergognoso scenario, nessuno dei nostri solerti amministratori che abbia fatto, almeno una volta, pubblica ammenda per la figuraccia rimediata con la Pallacanestro Reggiana e, alla fine della fiera, con tutti i cittadini reggiani.
Ultima notizia uscita dal fantasmagorico cilindro di P.zza Prampolini; il campo di atletica comunale, il mitico “ Camparada” dove generazioni di ragazzi hanno vissuto il loro amore per quella meravigliosa disciplina chiamata atletica leggera, non è più omologabile in quanto divenuto irregolare…….Prospettive per un nuovo campo di atletica ????Quale campo di atletica !!!???…
Così vanno le cose in quel lembo di terra dove il mai compianto a sufficienza Giovannino Guareschi soleva ripetere che “,,,il sole picchia duro sulla testa della gente “.A R(P)eggio Emilia davvero …mala tempora currunt, mala tempora.