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Silk-Faw, si è rotto l’incantesimo delle supercar elettriche
Pignedoli a Comune e regione: “Bloccate tutto”

25/5/2022 – Ormai una convinzione diffusa negli ambienti economici e politici reggiani: il progetto miliardario targato Silk-Faw appare sul binario morto, e sono sempre più flebili le speranze di un colpo d’ala da parte della joint-venture cino-americana che si era impegnata a realizzare a Gavassa (su terreni pagati per metà, ma non ancora a rogito) il polo delle supercar e dei suv elettrici. L’eurodeputata del M5s Sabrina Pignedoli (che cita il portale “Offshore alert“) fa sapere che “la società statunitense Ideanomics ha citato davanti alla Corte Suprema di New York il signor Jonathan Krane, proprietario della Silk Ev, con sede alle isole Cayman, reclamando la restituzione di 16 milioni di dollari per il prestito da 15 milioni scaduto il 28 gennaio 2022″.
Si tratta, spiega Pignedoli, “di soldi destinati all’operazione Silk Faw in Emilia-Romagna, un progetto che sta crollando come un castello di carte”. Infatti “fin da subito, quando parte di chi avrebbe dovuto controllare arrivavano solo cori entusiastici, io e il giornalista Simone Russo abbiamo
segnalato i macroscopici problemi
,
tanto che ho sottoposto un’interrogazione alla Commissione europea”. Tuttavia “in Italia, nonostante gli allarmi da noi lanciati, chi doveva controllare non lo ha fatto”.

Il concept del polo auto elettrica a Gavassa

Va detto che a suscitare i primi sospetti all’eurodeputata reggiana dei 5 Stelle era stato proprio l’intervento di Ideanomics, investitor globale nel settore della mobilità elettrica, quotata al Nasdaq e con base alle Cayman, primo azionista il finanziere Bruno Wu. Da notare che la rottura fra Silk-Faw e Ideanomics sul progetto Gavassa è parallela alla decisione della stessa Ideanomics di investire 11 milioni di euro nella Energica Motor di Modena (moto elettriche). Viene spontaneo chiedersi, di conseguenza, come mai Ideanomics non andava bene a Reggio, però sarebbe ok a Modena.

Nondimeno i dubbi sulla effettiva consistenza del progetto supercar elettrica sono cresciuti giorno dopo giorno, mentre i grandi manager e designer che avevano abbracciato l’impresa lasciavano il campo uno dopo l’altro, e sempre nell’inutile attesa di chiarimenti dai vertici Silk-Faw. E oggi l’eurodeputata reggiana, al di là dell’affare Ideanomics, stronca senza mezzi termini il progetto Gavassa, arrivando a chiedere alle autorità locali di “bloccare tutto”.

Secondo Pignedoli ” erano evidenti l’evanescenza e i rischi per il made in Italy del progetto, con finanze provenienti dalla Cina e dal paradiso fiscale delle isole Cayman, con terreni ancora da acquistare e un consumo di suolo smisurato”. Per questo, aggiunge ancora la parlamentare Ue,” hanno lasciato perplessi il tenace e miope entusiasmo del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e quello del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che, aveva promesso 4,5 milioni di euro per il progetto. Ci auguriamo che ora abbiano cambiato idea”.
Pigendoli informa inoltre che “la Commissione europea, dopo una mia interrogazione (depositata in marzo, ndr.), ha acceso un faro sulle operazioni societarie legate al progetto Silk Faw in Emilia-Romagna e ai finanziatori cinesi. Ora sarebbe il caso che gli amministratori locali si decidano finalmente a prendere posizione contro il
progetto e lo blocchino definitivamente”.

(FONTE: AGENZIA DIRE)

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