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La notte filo-Br del circolo Tunnel
Identificati i 4 della band P38
Arci e Alleanza 3.0 proprio non sanno niente?
Aperta inchiesta anche a Torino

15/5/2022 – Ci voleva la bandiera delle Brigate Rosse per dare una scossa alla situazione: dopo due settimane di indagini la Digos di Reggio Emilia ha indentificato tutti i componenti della band P 38 La Gang, protagonista di una ignobile performance filo BR, penosamente rivendicata quale espressione artistica, la sera del 1° maggio sul palco della discoteca circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia.

Dopo aver rintracciato il primo membro della P38, gli investigatori della Digos hanno dato nelle ultime ore un nome e un cognome anche agli altri tre, segnalandoli alla Procura della Repubblica reggiana. Il gruppo infatti si esibisce sempre con le teste celate da passamontagna bianchi e si attribuisce nomi di fantasia (tipo Young Stalin).

I quattro della P38 sono braccati anche da altre Procure avendo collezionato diverse denunce altre denunce per “concerti analoghi” a Bologna e a Pescara (il 25 aprile, sempre in un circolo Arci). Però è a Reggio che le indagini hanno preso una piega ben determinata, permettendo di mettere fine allo sconcio. Anche la Procura di Torino ha aperto un fascicolo, dopo aver ricevuto un rapporto della Digos di Reggio Emilia.

L’ipotesi di reato di cui i quattro devono rispondere è istigazione a delinquere, la stessa per la quale è indagato anche il presidente del Tunnel Marco Vicini, che martedì scorso si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti agli inquirenti, dopo aver ricevuto la solidarietà dei Carc (comitati per il comunismo) e dei consiglieri del suo circolo, ma non dell’Arci che ha pensato bene di prendere le distanze dallo sconcio.

Tuttavia la responsabilità non può essere scaricata solo sulle spalle del Tunnel. Quella band era circuitata dall’Arci, visto che aveva diffuso un cartellone di concerti in circoli di mezza Italia? E cosa ne sa Alleanza 3.0, la cui bandiera campeggia in bella vista nel video “Ghiaccio Siberia” girato sotto i palazzi della Regione a Bologna, e nel quale la P38 Gang esalta l’assassinio di Aldo Moro?

Il colosso coop del consumo ha fatto sapere che prenderà misure adeguate per difendere la propria reputazione, però non ha ancora chiarito se era sponsor o no del gruppo. E’ bene dunque ripetere la domanda: Alleanza 3.0 era o no uno sponsor dei P38? Com’è arrivata a loro la bandiera della Coop? Insomma, il problema non è un circolo, che comunque dovrebbe essere bonificato con una gestione diversa, ma un sistema di sinistra che certi figuri, esaltatori dell’eversione armata, li coccola, li sostiene e li applaude. Evidentemente fanno comodo a qualcuno.

(PIERLUIGI GHIGGINI)

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