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DOV’E’ SAMAN ?
Il Ris analizza frammento di cranio trovato al Lido Po di Boretto

29/12/2021 – La Procura di Reggio Emilia ha affidato ai Ris di Parma l’analisi di un frammento osseo, presumibilmente di un cranio umano, che potrebbe appartenere a Saman Abbas, la diciottenne pakistana della quale scomparsa nella notte del 1° maggio a Novellara, dove viveva con i genitori. Aveva rifiutato un matrimonio islamico combinato con un cugino in patria: per questa era fuggita da casa e, dopo un periodo in comunità protetta, diventata maggiorenne, era tornata dai genitori per recuperare i propri documenti e andarsene definitivamente.

Saman Abbas

Come riferisce il Carlino Reggio di oggi, il frammento osseo è stato trovato nell’area del Lido Po di Boretto il 3 novembre, che non hanno mai smesso di cercare i resti della povera ragazza: per la quale i genitori (fuggitivi in Pakistan), lo zio Danish Hasnain e due cugini sono indagati di omicidio aggravato.

La sostituto procuratore Laura Galli, pm titolare dell’inchiesta, ha ordinato l’esame specialistico del frammento per estrarre il profilo biologico del Dna per capire se possa essere comparabile a quello della giovane. Le ricerche si sono concentrate nei paesi rivieraschi sul Po dopo che il fratello minorenne di Saman aveva raccontato al gip – durante l’incidente probatorio in audizione protetta – di aver sentito un cugino in una riunione di famiglia che parlava di “farla in piccoli pezzi” e di “buttarla” a “Guastalla” dove “c’è un fiume”, riporta.

Il reparto investigazioni scientifiche dell’Arma analizzerà anche alcuni abiti di Danish Hasnain ritenuto l’esecutore materiale del delitto e che ora, dopo essere stato arrestato il 22 settembre scorso in Francia, si trova in carcere a Parigi in attesa di estradizione. I vestiti sono stati sequestrati il 6 novembre a Novellara, nel casolare dove tutta la famiglia Abbas lavorava un’azienda agricola.

Cinque gli indagati accusati in concorso di omicidio premeditato, sequestro di persona, occultamento di cadavere: oltre allo zio rintracciato dai carabinieri su facebook e catturato dalla polizia francese, il cugino Ikram Ijaz è in carcere in Italia: anche lui era stato preso in Franci mentre tentava di raggiungere Barellona su un Flixbus. Mentre sono latitanti l’altro cugino Nomanhulaq Nomanhulaq e i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, fuggiti in Pakistan con un volo da Malpensa il primo maggio, nelle ore successive alla scomparsa di Saman, e dei quali non si hanno più notizie.

La deputata Benedetta Fiorini (Lega) ha commentato “Attendiamo le conclusioni del Ris di Parma. Se l’esito dell’analisi dovesse confermare che il frammento osseo rinvenuto al Lido Po di Boretto dai carabinieri appartiene a Saman Abbas, il cerchio si stringerebbe ulteriormente sui suoi carnefici. Nel frattempo, ci auguriamo che le autorità italiane proseguano le ricerche dei genitori, fuggiti in Pakistan facendo perdere le proprie tracce, e accelerino le procedure per l’estradizione nel nostro Paese dello zio, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio e attualmente agli arresti in un carcere di Parigi. Chiunque abbia partecipato e contribuito alla brutale esecuzione della povera Saman deve marcire in galera“.

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