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Acer, cento anni di edilizia pubblica a Reggio: una giornata internazionale proiettata al futuro

4/12/2021 Acer Reggio Emilia ha festeggiato, giovedì 2 dicembre i 100 anni di attività con una giornata di convegni, al Centro Internazionale Loris Malaguzzi, alla quale hanno partecipato esperti e rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali, riuniti a Reggio per fare il punto sull’evoluzione delle Politiche abitative e sociali.

La storia dell’Azienda per la casa è strettamente connessa con la storia di una città e di un territorio che hanno dimostrato una forte capacità di collaborazione nello sviluppo delle Politiche abitative, con risultati di assoluto rilievo in termini di quantità di patrimonio residenziale pubblico e di edilizia sociale e di qualità degli alloggi.

Nella provincia di Reggio Emilia, per conto dei Comuni, Acer attualmente gestisce circa 5 mila 200 alloggi, prevalentemente di proprietà pubblica, in 548 fabbricati: 311 condomini, di proprietà mista pubblica e privata, 166 autogestioni di intera proprietà pubblica, 71 gestioni dirette interamente di proprietà pubblica, nelle quali l’azienda ricopre il ruolo di amministratore del fabbricato e ne assume la legale rappresentanza.

Marco Corradi, presidente Acer Reggio Emilia

Nel corso dei decenni, la progettualità degli investimenti pubblici nel Comune capoluogo è stata sostenuta da una continuità amministrativa che ha saputo realizzare programmi vasti di riqualificazione, di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico in tutti i quartieri di edilizia pubblica.

Gli stessi interventi sono stati replicati nei quartieri e nei fabbricati di edilizia residenziale pubblica dei comuni della provincia.

Complessivamente in città e provincia, soltanto negli ultimi vent’anni, in rigenerazione urbana sono stati investiti oltre 150 milioni di euro e riqualificati più di 1500 alloggi di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale. Interventi di riqualificazione profonda che hanno cambiato il volto di edifici e di interi quartieri e soprattutto hanno migliorato notevolmente la qualità di vita degli abitanti.

In tutti questi anni Acer Reggio Emilia – come rilevato nel corso della giornata – ha avuto un ruolo attivo da promotore e protagonista. Oltre alla gestione degli alloggi di housing sociale, infatti, Acer si occupa della ricerca di finanziamenti e fondi pubblici, svolge attività di progettazione e realizzazione di alloggi e interi edifici e promuove interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico per restituire dignità e funzionalità agli alloggi e ai fabbricati.

Persegue criteri di sostenibilità economica, ambientale e sociale, con l’obiettivo di rendere gli alloggi e gli edifici luoghi di qualità, vivibili e accessibili e migliorare, quindi, la qualità di vita e il comfort abitativo delle famiglie.

Dipendenti e dirigenti Acer

Nato nel 1921 come IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), impegnato prevalentemente nella attività di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, Acer Reggio Emilia oggi è lo strumento per l’attuazione delle Politiche abitative dei Comuni di tutta la provincia, ai quali offre servizi innovativi e flessibili per i cittadini, svolgendo un importante ruolo sociale sul territorio.

Nel territorio della provincia di Reggio Emilia, infatti, la Casa oggi rientra a pieno titolo nelle Politiche sociali che si sviluppano direttamente nei quartieri, attraverso un modello innovativo che va nella direzione dei servizi integrati, secondo una logica di economia circolare che comprende anche la condivisione di beni e servizi, fattori determinanti di un welfare di prossimità sostenibile.

Riconoscere la centralità dei cittadini, prendersi cura delle persone, rendere le abitazioni, i quartieri e le città più vivibili, funzionali, sostenibili e accessibili a tutti sono gli obiettivi che Acer si pone per la Comunità.

In occasione delle celebrazioni del centenario, Acer Reggio Emilia ha fatto il punto sulle Politiche abitative e sociali, ha confrontato esperienze e risultati e si è candidata a diventare hub di un nuovo laboratorio urbano e sociale in grado di ideare e realizzare progetti per la costruzione di città sempre più sostenibili, inclusive e partecipate.

Il CdA Acer (Bernardell, Fornili,Corradi) e il dg Emilia Iori

Da IACP ad ACER

L’Azienda per la Casa di Reggio Emilia nasce nel 1921 come IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) per costruire e concedere in locazione alloggi di edilizia sociale nel territorio provinciale di competenza. Soltanto ottanta anni dopo, con la Legge Regionale n. 24/2001 viene separata la gestione degli alloggi dalla proprietà, che è trasferita ai Comuni: gli IACP diventano ACER, Azienda Casa Emilia Romagna, enti pubblici economici, dotati di personalità giuridica e di autonomia organizzativa, patrimoniale e contabile di cui sono titolari Provincia e Comuni.

Le Acer dell’Emilia Romagna, attraverso un lungo processo di trasformazione, sono diventate strumenti flessibili e dinamici al servizio delle Amministrazioni pubbliche per l’esercizio delle funzioni nel campo delle Politiche abitative.

Gli Organi territoriali delle Politiche per la Casa

La Regione Emilia Romagna esercita potere legislativo, di indirizzo e di coordinamento delle Politiche abitative per l’attuazione delle quali assegna risorse e finanziamenti.

Il Tavolo Regionale è lo strumento di consultazione al quale partecipano le associazioni dei Comuni, le associazioni delle Aziende Acer, le associazioni di categoria di settore, i sindacati di categoria e i sindacati degli inquilini.

Sul territorio provinciale l’attività di coordinamento viene svolta dal Tavolo Provinciale, lo strumento di consultazione al quale partecipano i Comuni, Acer, le associazioni di categoria del settore, i sindacati di categoria e i sindacati degli inquilini, mentre i Comuni sono titolari delle Politiche abitative e proprietari del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

L’organo deliberativo di Acer è la Conferenza degli Enti, presieduta dal presidente della Provincia e dai Sindaci dei Comuni.

Acer, Azienda Casa Emilia Romagna di Reggio Emilia, con i Comuni stipula un rapporto contrattuale (convenzione) per la gestione del patrimonio e lo sviluppo dei servizi per l’attuazione delle Politiche abitative.

Innovazione Sociale e Gestionale

Acer Reggio Emilia nel corso degli anni ha adottato un approccio multidisciplinare che prevede l’utilizzo di una piattaforma digitale in grado di integrare le diverse attività aziendali e incrociare dati e informazioni che vengono implementati costantemente, per rispondere in modo efficace all’evoluzione dei bisogni dei cittadini con un’offerta diversificata di alloggi e servizi: alloggi ERP a canone sociale, alloggi ERS a canone calmierato, alloggi per studenti, alloggi per anziani, supporto ai Comuni per l’erogazione di contributi e incentivi, ricerca finanziamenti, incentivi e contributi, servizi di ingegneria, manutenzione ordinaria e straordinaria, programmi e interventi di riqualificazione urbana e di efficienza energetica, interventi straordinari (emergenze, sisma).

Al centro dell’azione di Acer Reggio Emilia ci sono sempre gli inquilini assegnatari, le persone, intese come risorse per la Comunità, di cui si cerca di valorizzare competenze e capacità. Pertanto Acer investe risorse e competenze per rispondere in modo flessibile e personalizzato ai nuovi bisogni abitativi degli inquilini e realizzare interventi per le categorie più fragili: anziani, bambini, disabili (luoghi confortevoli per la socialità, accessibili/privi di barriere architettoniche), rendere vitali gli spazi pubblici (attività ludico-ricreativa, attività culturali, ecc.). Inoltre promuove welfare di comunità e realizza servizi di prossimità, favorisce la conoscenza e la collaborazione tra i residenti, rafforza il senso di appartenenza e identificazione con il territorio, promuove la formazione di comitati di quartiere, monitora e previene situazioni di isolamento, emarginazione e degrado urbano e sociale, attività illecite, conflitti condominiali e abusivismo, promuove la conoscenza delle regole condominiali e l’educazione alle regole di civile convivenza.

Lanfranco De Franco, Marco Corradi, Emilia Iori

I Convegni del Centenario

Rigenerazione urbana e innovazione sociale sono i temi trattati nella prima parte della giornata con le testimonianze – coordinate da Marcello Balzani, architetto, professore ordinario presso il dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara – di Gianni Lodi, co-fondatore e presidente di Raise>Up s.r.l., start up innovativa, spin off dell’Università di Ferrara che ha parlato del valore della riorganizzazione dei servizi di prossimità, Gianluca Cristoforetti, architetto urbanista, esperto di innovazione che ha affrontato l’innovazione sociale attraverso le infrastrutture digitali, e Germana Corradini, dirigente Servizio sociale del Comune di Reggio Emilia, ha spiegato la complementarietà e l’integrazione tra le politiche abitative e le politiche sociali.

Alessandro Rancati, policy analyst Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea, ha quindi introdotto l’approfondimento sulle esperienze internazionali di innovazione sociale e gestionale presentate da Natalie Jones di Eurhonet Social Integration Topic Group Leader and Head of New Initiatives at Green Square Accord, e John Stevens di EFL Social Domain Working Group Leader and Partnerships and Projects Manager at Clarion Futures, collegati in diretta dalla Gran Bretagna. Alle attività di Acer Reggio Emilia e del Comune di Reggio, presentate dal Servizio di Progettazione e Gestione sociale, è seguita la presentazione di Vittorio Gimigliano, coordinatore del gruppo di progettazione PinQua-Piers, il vasto programma di riqualificazione del quartiere della Stazione ferroviaria centrale (via Turri).

La sociologa, ricercatrice, presidente di Fondazione Casa di Industria Onlus – Brescia Elisabetta Donati, il professore di diritto e politiche urbane, co-direttore di LabGov.City, direttore del MSc Law, Digital Innovation & Sustainability – Dipartimento di Giurisprudenza Luiss Guido Carli Christian Iaione, ed Emilia Iori, direttore generale Acer Reggio Emilia, hanno approfondito il ruolo delle aziende casa, quali motori pubblici di sviluppo urbano inclusivo, innovativo e sostenibile in una prospettiva orientata al futuro.

Le conclusioni sono state affidate a Jacqueline Morineau, ideatrice della Mediazione umanistica dei conflitti e di una rete di “Artigiani di Pace”, che ha sottolineato ulteriormente il valore dell’ascolto delle fragilità come risorsa delle comunità.

Lanfranco De Franco, assessore alla Casa a Reggio, intoducendo i lavori della mattina, ha commentato: “La storia di Acer è fatta di case, ma soprattutto di persone. Negli anni ha dovuto affrontare i cambiamenti che ha vissuto la nostra società e oggi parlare di abitazioni vuol dire parlare di servizi di prossimità, mobilità, sostenibilità digitale. E’ importante essere in grado di affrontare questi anni di grandi transizioni accompagnando tutte le persone, soprattutto quelle più fragili, perché i cambiamenti producano più equità e non disuguaglianze. Acer Reggio Emilia è pronta a cogliere queste sfide. Grazie a tutti gli abitanti, i dipendenti, gli amministratori che hanno animato questa lunga storia”.

Il futuro delle Politiche abitative, nell’agenda Housing 2030, nel confronto con la realtà italiana e locale è stato al centro degli interventi del convegno internazionale del pomeriggio al quale sono intervenuti

Barbara Casagrande, direttore generale di Edilizia statale, politiche abitative, riqualificazione urbana e interventi speciali del ministero delle Infrastrutture ha ricordato che “la casa oggi assume un nuovo significato e diventa fulcro di Comunità: un cambiamento di prospettiva conseguente ai cambiamenti sociali che il ministero ascolta con grande attenzione e di cui si farà carico per dare risposte adeguate”.

La vice presidente dell’ Emilia Romagna Elly Schlein ha ricordato l’impegno della Regione a sostegno delle politiche abitative: “Al Programma pluriennale straordinario per la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica, nel 2020 abbiamo aggiunto investimenti per 10 milioni di euro grazie ai quali sono stati già recuperati 731 alloggi; nel 2021 e ne stanzieremo altrettanti e così nel 2022. La casa è un diritto ed è fulcro di cittadinanza e di comunità su cui sviluppare anche servizi di prossimità. Grazie al PNRR, nella Regione Emilia Romagna arriveranno 123 milioni di euro, di cui 5 milioni saranno destinati a Reggio Emilia. Noi siamo già al lavoro per predisporre la lista di interventi volti a migliorare la qualità abitativa degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati alle persone del nostro territorio”.

Federico Amico, Elly Schlein, Lanfranco De Franco, Luca Vecchi e Giorgio Zanni

Luca Vecchi, sindaco del Comune di Reggio Emilia, ha sottolineato il valore del lavoro di Acer Reggio Emilia che in cento anni ha attraversato e accompagnato la storia dell’edilizia residenziale pubblica della nostra città registrando le trasformazioni e le evoluzioni socio-demografiche del nostro territorio. “Reggio Emilia ha assolto a una delle sfide principali: dalla fine degli anni Novanta ad oggi ha riqualificato tutti i quartieri residenziali di edilizia popolare, esercitando una straordinaria azione di contrasto al degrado e alle disuguaglianze. Il Quartiere Compagnoni è uno degli esempi più importanti di riqualificazione profonda, che possiamo vantare anche a livello nazionale, con più di 800 famiglie coinvolte e oltre 45 milioni di euro di investimenti. Adesso la nostra attenzione è concentrata sulla riqualificazione di via Turri e via Paradisi: un piano di altri 40 milioni di euro di investimenti con una progettazione integrata che coinvolge anche le ex Reggiane che accoglieranno un nuovo polo universitario”.

Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio Emilia, ha ricordato “l’importanza dell’esercizio di buone politiche per la Casa in un momento come questo di grande difficoltà per le famiglie, dopo quasi due anni di pandemia, e ha ribadito che le sfide si possono affrontare e vincere con forte collaborazione e gioco di squadra, come sta avvenendo nel territorio provinciale di Reggio Emilia, dove Acer è impegnata a dare risposte flessibili a tutti i Comuni in base ai loro bisogni”.

Alice Pittini, research director Housing Europe – la rete europea dell’abitare sociale che raggruppa 45 federazioni nel settore pubblico cooperativo e no profit in 25 paesi europei, le quali gestiscono collettivamente un patrimonio di quasi 25 milioni di alloggi – ha commentato: “L’enorme diversità del mercato residenziale e delle misure messe in atto dalle Amministrazioni pubbliche in Europa fa sì che le Politiche abitative siano ad oggi una competenza degli stati membri e non della UE. Tuttavia, nei fatti, questo è solo in parte vero, dato che un numero crescente di iniziative Comunitarie in vari ambiti (normativa UE, politiche di coordinamento e fondi/finanziamenti) ha un forte impatto sul settore.

Nell’Europa post-covid il tema dell’abitare assume un ruolo protagonista dell’agenda politica, dal tema dell’efficienzamento energetico e uso delle energie rinnovabili, al tema del diritto alla casa come parte integrante del Pilastro Europeo dei diritti sociali, all’assegnazione di fondi ‘straordinari’ attraverso il Recovery Fund. Il compito di Housing Europe è di rappresentare la voce del settore per rendere il quadro Europeo il piu ‘propizio’ possibile, e per fare in modo che le opportunità attuali possano avere un impatto positivo effettivo sulle condizioni abitative”.

E intervenuta anche Doris Andoni (Albania) chair UNECE (United Nation Economic Commission for Europe) una delle cinque commissioni regionali delle Nazioni Unite che rappresenta Canada, Stati uniti, Europa, Asia central, Turchia, Israele: complessivamente 56 stati.

“Negli ultimi anni – ha detto fra l’altro – abbiamo concentrato il lavoro sulle città e il ruolo del governo locale nello sviluppare case accessibili e sostenibili per creare città inclusive per tutte le persone, in particolare quelle più fragili. I governi devono essere più attivi nel settore dell’housing sociale e sostenere le politiche abitative e sociali con risorse economiche e leggi per rendere le case accessibili e sostenibili per tutti inserite in un contesto di servizi di prossimità“.

Riccardo Novacco, presidente di Federcasa – la federazione che raggruppa 80 aziende in Italia e circa 8000 dipendenti, cura i contratti di lavoro nazionali per un totale di circa 2 milioni e 200mila inquilini in Italia abitanti in oltre 800.000 alloggi – ha sottolineato: “In questi primi mesi nel ruolo di presidente ho avuto la conferma che le Aziende Casa sono consapevoli che la casa rappresenta una parte del welfare con una forte caratterizzazione sociale; tutte le Aziende casa in Italia oggi mettono le persone al centro e parlano insistentemente di inclusione sociale, questo significa che sono amministrate da persone con una nuova sensibilità. Come presidente nazionale del sistema Casa del Paese mi farò carico di portare le diverse istanze di tutti all’attenzione del Governo”.

Infine Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia, promotore della giornata internazionale del centenario, orgoglioso e soddisfatto per gli importanti contenuti emersi dai convegni e l’ampia partecipazione registrata, ha dichiarato: “In questa giornata abbiamo festeggiato 100 anni di storia con un momento di riflessione sulle attività svolte, sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro. Un bilancio positivo, testimoniato dai grandi interventi di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e dall’ampliamento dell’offerta abitativa in risposta ai nuovi bisogni delle persone. Stiamo lavorando da alcuni anni su alcuni nuovi settori di attività: efficienza energetica degli edifici, autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (transizione energetica verso l’elettrico), progettazione sociale. La nostra attenzione è rivolta alle persone, attraverso azioni e processi di inclusione e coesione sociale per costruire comunità coese e condividere beni e servizi di prossimità che possono portare a maggiori benefici economici per le famiglie e aumento del loro benessere. A questo affianchiamo un’attività formativa ed educativa finalizzata a sviluppare un welfare di prossimità sostenibile e inclusivo. Acer continuerà con il consueto impegno a implementare soluzioni abitative sostenibili per rispondere ai bisogni primari delle persone”.

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