23/8/2021 – E’ cominciata oggi, 23 agosto, la nuova campagna di indagini archeologiche sul sito dell’antica Tannetum, a Taneto di Gattatico. Durerà tre settimane con la partecipazione di 14 studenti della Sapienza di Roma e della Syddansk Universitet di Odense (Danimarca)
“Si tratta di un villaggio celtico – spiega l’archeologo e studioso Paolo Storchi, promotore degli scavi di Tannetum – di cui ci parlano gli storici antichi (Polibio e Livio) che si trasformò nel corso del I a.C. in una città romana che però decadde nel corso della tarda antichità fino a scomparire del tutto, tanto che per secoli si è dibattuto circa la sua posizione, questione oggi in via di risoluzione grazie alle scoperte effettuate dalla missione archeologica internazionale che ha svelato la presenza di un anfiteatro, varie strade romane e alcune strutture abitative, oltre che quello che verosimilmente è il villaggio celtico di Tannetum“.
Le ricerche, effettuate dalla Sapienza e dall’Università di Odense, su concessione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (Funzionario incaricato dott.ssa M. Miari), saranno condotte sul campo, come le precedenti, dallo stesso Storchi, docente di Archeologia del Paesaggio all’Università di Bologna, campus di Ravenna.
“Si proseguirà nell’indagine del fortilizio del Castellazzo nella corte Rainusso di Taneto – aggiunge – area che ha riservato scoperte particolarmente importanti in questi anni (tra cui uno dei set di scacchi in avorio più antichi d’Europa), ma di cui mancano ancora indicazioni circa la pianta precisa e l’ organizzazione della struttura, mentre gli scavi di questi anni hanno permesso, per la prima volta, un preciso inquadramento cronologico tra il IX l’XI secolo dopo Cristo. La struttura, per la speciale importanza, è stata inoltre oggetto di un finanziamento ministeriale di 40 mila euro per i restauri della torre scavata fino a questo momento.
Inoltre sarà condotto un nuovo saggio nel paese di Taneto in un’area in cui il maestro di scuola e appassionato di Archeologia W. Bernardi negli anni Sessanta del Novecento aveva segnalato la presenza di strutture antiche.
Il tutto è stato preceduto da una campagna di indagini geomagnetiche, non invasive, effettuate nei mesi scorsi da Ra.Ga. Srl di Paul Blockley. Questa metodologia di indagine – simile a quella utilizzata a Novellara nelle indagini sul campo alla ricerca del corpo della rgazza pakistana Saman Abbas – misura anche le più piccole anomalie nell’andamento del campo magnetico terreste, che possono essere causate – aggiunge Storchi – anche dalla presenza di mattoni nel sottosuolo, tegole, o aree sottoposte a intenso calore. Il georadar ha individuato una serie di anomalie “che vanno però verificate archeologicamente, dato che alterazioni similari possono essere date anche da elementi naturali”.
Le ricerche sono sostenute in principalmente da Clevertech SPA di G. Reggiani, ma vedono il sostegno diffuso delle amministrazioni locali (S. Ilario d’Enza e Gattatico), delle associazioni archeologiche (il Gruppo Storico-Archeologico Val d’Enza, l’Associazione Tannetum, il Gruppo Archeologico Bibianellum) e della popolazione locale, oltre che diversi professionisti come GST Snc di Marco Camorani che sostiene la missione nelle attività di rilievo, Etra restauri, l’Agriturismo Arco Antico della famiglia Rota che ospita i ragazzi ed è fondamentale per la logistica delle operazioni, il geometra Dante Barbieri e Nowotec, oltre che attività locali come i ristoranti Pambianchi, il Ghiottone e il Conad di Taneto. Inoltre gli scrittori Italo e Livio Garavaldi, che si firmano con lo pseudonimo I.L. Federson hanno deciso di dedicare alla missione i proventi del loro ultimo libro.
Lede
24/08/2021 alle 12:15
Auguri per le ricerche e che siano fruttuose. Per passare per un saluto dove devo venire? Conosco il sito del Castellazzo, ma non altro. Grazie Lede Reggiani