21/7/2021 – L’associazione politica Reggio in Comune sbeffeggia il protocollo d’intesa “Reggio Emilia Città Rider friendly” firmato tra l’amministrazione Vecchi e i sindacati confederali – in base al quale sarà costituito un punto d’appoggio per i riders del delivery nell’ex Caffè Reggio (zona via Turri) – e lo bolla come “falso d’autore” in quanto ” imita la mozione popolare che Reggio Emilia in Comune ha scritto di concerto con ADL Cobas e Riders Union Reggio Emilia“.
“Nell’arte – scrive Reggio in Comune- per distinguere un originale da una copia d’autore spesso serve lo sforzo di esperti, l’uso di moderne tecnologie e tanta dedizione da parte degli addetti ai lavori. A Reggio Emilia, invece, per distinguere l’originale dal falso serve davvero poco.
Da una parte abbiamo il testo della nostra mozione popolare. Frutto di mesi di incontri tra lavoratori e lavoratrici che hanno sviluppato una coscienza di classe in strada, guardandosi nello specchio della fatica e sofferenza dei propri colleghi e colleghe. Lavoratori che hanno deciso di rifiutare intermediari precostituiti ed hanno deciso di unirsi nella Riders Union Reggio Emilia e di trovare collaborazioni per la loro lotta in REC e ADL Cobas.
Una mozione, la nostra, nata dall’ascolto delle necessità dei lavori e di cui lavoratori e lavoratrici sono elemento imprescindibile.
Dall’altra abbiamo questo protocollo pro riders, firmato dall’amministrazione e i tre sindacati confederali, che oltre ad aver scopiazzato le nostre proposte ha ben poca sostanza. Non è infatti un caso che i riders abbiano – tra le altre cose – immediatamente criticato la scelta del Comune di individuare il Caffè Reggio come luogo dove i lavoratori possano usufruire dei servizi richiesti. La scelta del luogo non risponde alle necessità logistiche del loro lavoro, ma appare unicamente il tentativo di rivitalizzare dei luoghi della città che rappresentano il fallimento delle politiche sociali di questa Amministrazione!.
Ma questa incapacità del Comune non stupisce – conclude Reggio in Comune -ed anzi non potrebbe essere altrimenti, perché né il PD né i sindacati confederali hanno davvero ascoltato lavoratori e lavoratrici prima di uscire pubblicamente con questo documento che ha come unico obiettivo vanificare gli sforzi della nostra azione. L’idea che esista una città che vive e vuole decidere al di fuori del sistema di controllo dell’Amministrazione è per loro inaccettabile e deve essere immediatamente soffocato.