16/7/2021 – La cordata Bonterre-Opas-Hp, che contende la Ferrarini alla cordata Pini Holding-Amco, non ha mai chiesto il fallimento di Ferrarini Spa di Rivaltella e nemmeno della controllata Vismara. Il chiarimento, carte alla mano, arriva a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Sido Bonfatti, per conto di Ferrarini Spa, a commento dell’ordinanza del 9 luglio con cui la Corte di Cassazione ha stabilito che la competenza sul concordato resta al tribunale di Reggio Emilia, ma che è del tribunale delle imprese di Bologna la competenza a decidere sulla procedura di amministrazione straordinaria di Ferrarini spa, attivata da Bonterre con un’istanza di insolvenza.
La precisazione è importante perchè per la prima volta si viene a sapere di una richiesta di amministrazione straordinaria relativa alla Ferrarini Spa, a norma della legge Prodi e riforme successive. Questo strumento, appunto l’amministrazione straordinaria, non è contro l’azienda, ma anzi blocca eventuali istanze di fallimento e altri atti ostili anche contro le società controllate. Un vero scudo per garantire la continuità dell’azienda rispetto agli attacchi dei creditori. Il gruppo Parmalat è, in proposito, un caso di scuola.
“ Nel marzo scorso –spiegano Bonterre & C. – si è richiesto al Tribunale di Bologna l’accertamento dei presupposti per la procedura dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi relativamente alla sola Ferrarini S.p.A., con finalità di protezione della continuità aziendale della Ferrarini stessa“
Invece l’avvocato Bonfatti aveva dichiarato; “Ci siamo ritrovati una istanza di fallimento per Ferrarini e Vismara, presentata da aziende legate alla cordata concorrente”.
La risposta della cordata Bonterre è netta: “Non corrisponde al vero che sia stata depositata, da parte loro, istanza di fallimento né verso la Ferrarini S.p.A. né, tantomeno, verso la Vismara S.p.A“.
E aggiunge: “In data 15 marzo 2021 la creditrice Filiera Sì e le società RF S.p.A. e RC S.p.A., che assumeranno l’azienda Ferrarini in caso di prevalenza della proposta concorrente Intesa Sanpaolo/Unicredit e Bonterre, Opas e HP, hanno depositato presso il Tribunale di Bologna un’istanza di dichiarazione dello stato di insolvenza per l’ammissione di Ferrarini S.p.A. alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, al fine – come enunciato espressamente nel ricorso e come prescritto dalla legge in materia (art. 1 decreto legislativo 8 luglio 1999 n. 270) – “ .. di assicurare continuità dell’azienda della stessa Ferrarini … nell’interesse di creditori, fornitori, dipendenti e, più in generale, di tutti gli altri portatori di interesse nella azienda di Ferrarini, per il caso in cui la sua procedura concordataria fosse revocata o non fosse omologata.”. Ciò precisando nella stessa istanza che “ … la presente iniziativa non è volta, quindi, alla liquidazione giudiziale della società (nient’affatto, dunque, a provocarne il fallimento) ….”.
E ancora: “Per comprendere il quadro d’insieme si precisa che il Tribunale di Bologna risultava allora e risulta oggi competente per verificare i presupposti di tale procedura, come ribadito anche dalla recente Ordinanza del 9 luglio 2021 della Cassazione e che l’amministrazione straordinaria, nella sua fase esecutiva, si svolge sotto la direzione del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale appunto garantisce la corretta amministrazione e la continuità dell’azienda.
Con tale precauzione, si intendeva e si intende inoltre evitare che gli attuali amministratori della Ferrarini S.p.A. replichino quanto già avvenuto nel maggio del 2020, ossia ritirino la proposta di concordato per poi riaprire la procedura “in bianco”, dilatando ancor più i tempi di una procedura che, con il prossimo 24 luglio, raggiungerà l’inammissibile durata di 3 anni“.
La cordata Bonterre conclude con una stoccatra: “Sarebbe bene, come già ricordato, non strumentalizzare e distorcere le tecnicalità giudiziarie né sui “media” né sui “social”: ma evidentemente gli attuali amministratori della Ferrarini S.p.A. temono qualunque forma di controllo della loro gestione, tanto quella passata, che ha causato il gravissimo dissesto e l’insolvenza, quanto quella in atto”.
E’ abbastanza sconfortante prendere atto del fatto che solo dopo settimane di schermaglie di comunicati e attacchi furibondi sui social, si apprenda che non esiste alcuna istanza di fallimento, ma al contrario una richiesta di amministrazione straordinaria, procedura completamente diversa che mira tutelare prima di tutto la continuità della azienda e i posti di lavoro attraverso la nomina di un commissario straordinario da parte del ministero, con i poteri di gestione più ampi,e con il blocco di ogni atto ostile, a cominciare dalle istanze di fallimento.
Se quanto sostenuto da Bonterre è vero, e in proposito i documenti ufficiali appaiono sufficientemente chiari, è evidente che per settimane sono state raccontate delle frottole al fine terrorizzare i dipendenti di Ferrarini e mettere in cattiva luce la cordata Bonterre di fronte all’opinione pubblica. A chi giova, e perchè, questo gioco? E’ evidente che qualcuno dovrà assumersi la responsabilità delle false comunicazioni, anche di fronte al tribunale che dovrà decidere sul concordato.
Pierluigi Ghiggini
il giusto
17/07/2021 alle 08:11
Anzichè arrampicarsi sugli specchi , con artefici giuridici, perchè non si organizza una gara e vinca il migliore ? L’azienda, a causa dei loro errori ecc., non è più dei Ferrarini e quindi, dato che esistono due interessati per il salvataggio e potenziamento dell’azienda una volta per sempre si faccia una gara con vincoli per assicurare la continuità dell’azienda e del lavoro.
Roland
21/07/2021 alle 19:56
Sig giusto no stare anonimo meti nome come noi operai tira fuori attributi lo so chi sei cambi nome in continuazione ma di quale gara parli che non ce e mai stata esiste solo un cordato quello di pini amco che ano meso su piato un piano con 112 milioni contro 56 di maleterre che sono persi per strada esono diventati istantanei falimentare la carta canta non ci sono giustificazioni ok sig lettore o sig citadino
Stefano Bignami
24/07/2021 alle 22:03
Signor “il giusto” (tra l altro guarda caso, termine che uso spesso io per inquadrare la situazione) lei con le sue parole non vede il giusto.
Ricordo a tutti quelli che erano presenti il settembre scorso ( era il 19 o 20 settembre) all assemblea di tuttie 3 i sindacati in Ferrarini, allora capeggiati dalla cgil, qualcuno ci disse che in camera di commercio non era depositato nessun piano. Il giorno dopo mi comunicarono invece che un piano c era, ed era il Pini -Amco! Quindi andai in camera di commercio e vidi la verità, li mi dissero che il PINI AMCO ERA DEPOSITATO DAL 1 SETTEMBRE! QUINDI L UNICO RESO AMMISSIBILE APPROVATO DAL TRIBUNALE DI REGGIO! Me lo portai a casa e lo esibii alle successive assemblee
Sempre in quella famosa assemblea quindi, non sapendo ancora la verità sul piano depositato, saltai su e chiesi il motivo per cui non si appoggiava il Pini -Ferrarini, che ci ha dato continuità!!
Si capiva benissimo che si spalleggiava la pseudocordata bancaria da parte soprattutto della cgil in quell assemblea, e di fronte alle loro parole indegne: “ormai questo stabilimento (del cotto) è agli sgoccioli” io risposi che, se serve, altri 5 o 10 anni lo manteniamo!
Quindi di LEGALE È APPROVATO SOLO IL PIANO PINI-AMCO, NON SI PUO PRESENTARE NESSUN ALTRO!
SOLO IN UNA MANIERA ILLEGALE PUÒ PRESENTARSI UN ALTRO,E L ISTANZA DI FALLIMENTO DICE TUTTO!!
Quindi non ci può essere nessuna gara, se vuole vedere una gara c è la motogp alla domenica
Alessandro Costi
17/07/2021 alle 15:19
Che i Ferrarini facciano una bella conferenza stampa per spiegare a noi creditori come stanno le cose. Hanno fior di avvocati e commercialisti e invece di spiegare al mondo come stanno le cose ci tocca sentire la
“VERITÀ” spiegata da impiegati, operai, magazzinieri manutentori, fattorini, centralinisti. Quale sarebbe la strategia? Cercare di commuovere chi da tre anni attende ingiustamente di ricevere i propri soldi? Siamo stanchi di apprendere da un meccanico o un altro lavoratore come “vanno le cose”. Che siano i Ferrarini a presentarsi e a parlare con voce chiara. E la smettano di mandare avanti i sottoposti, imprigionati tra incudine e martello.
Fabio
19/07/2021 alle 14:11
A risposta del giusto…. Caro mio sul giornale ci Sn due cordate interessate… In tribunale dove conta c’è ne una sola… Quindi che gara vorresti… Si continua a parlare che ci sono due cordate… A casa mia c’è ne una sola depositata al tribunale… L’altra c’era ma non depositata nel primo concordato… Ora nn c’è un bel niente. Un caro saluto
infodipendentigruppoferrarini.
20/07/2021 alle 06:03
https://www.facebook.com/102219175334752/posts/149848957238440/
amico
21/07/2021 alle 20:30
L’avv. Bonfatti, che è persona qualificata e corretta, è certo che il Tribunale di Bologna non abbia scritto fischi per fiaschi, laddove dice ” richiesta di fallimento” quando si trattava invece di richiesta di amministrazione straordinaria c.d legge Prodi ? o bara Bonterre, o qualcuno ha scritto una frase errata creando involontariamente ulteriore confusione! Ciò per amore della verità. Spero che Bonfatti intervenga.
Illya
20/07/2021 alle 13:22
Lo vedo solo una cordata fatta a modo per dare lavoro per noi lavoratori, e fare contentire i creditori. Invece altra cordata non riesco capire per Chi anno fatto, sul tanto per prendere in giro noi?
Stefano Bignami
20/07/2021 alle 21:25
Faccio una domanda a voi di reggioreport: secondo voi qual è lo scopo dell informazione e quali responsabilità si hanno nell informare la gente?
Sido bonfatti
21/07/2021 alle 12:40
Sono il professor Sido Bonfatti, difensore della società Ferrarini. Leggo di “false comunicazioni“ che contrasterebbero con i “documenti ufficiali“. L’unico “documento ufficiale“ è il provvedimento del tribunale di Bologna del 13 luglio 2021 che letteralmente dice: “nelle more è pervenuta istanza di fallimento promossa da FILIERA SI Srl, RE-COVERY S.p.A. e RE-FOOD S.p.A.“; e aggiunge che “ritiene necessario trasmettere tutti gli atti al tribunale di Reggio Emilia, competente anche… con riferimento all’istanza di fallimento”. Questo è l’unico documento reso noto alla società Ferrarini” .
Fabio
22/07/2021 alle 07:46
In risposta al sig. Che si fa chiamare amico e nn con un nome…. Da richiesta d’amministrazione straordinaria a richiesta di fallimento c’è una bella ed enorme infinita differenza…. Secondo te un tribunale composto da più persone competenti notifica con tanto di firme e timbri un documento relativo alla richiesta di fallimento così a caso? Prima di timbrare firmare e notificare un atto così nn penso venga letto cm se fosse un topolino…. Facendo questa domanda metti in discussione le competenze di un tribunale… Secondo me invece è più facile che sia il contrario ma dal momento che è stato scoperto ci si è arrampicato trovando questa scorciatoia della legge prodi…. Un saluto.
amico
22/07/2021 alle 11:51
Anzichè opinioni guardiamo i fatti. Speriamo che l’avv. Bonfatti, che è un galantuomo ed assiste i Ferrarini, intervenga con la verità. Anche i Tribunali, a volte , fanno errori di trascrizione. Che risponda per favore e così chiariamo senza più incertezze. Grazie
Stefano Bignami
22/07/2021 alle 13:25
Signor “amico”, qui non ci si sta arrampicando sugli specchi, peggio ancora!! Riprendendo le parole di Fabio, secondo lei un tribunale scrive chiatamente “istanza di fallimento” e non si accorge di quello che sta emanando?! Ma stiamo scherzando?
E visto che quest istanza è inammissibile, visto che la produzione in Ferrarini va alla grande, come avrebbero voluto renderla ammissibile?
amico
22/07/2021 alle 15:23
Un cosa è l’ammissibilità, l’altra è la verità- Perché non si risponde ? così si chiude un’ inutile polemica.
Stefano Bignami
22/07/2021 alle 15:31
Signor “amico”, lei sa benissimo che le nostre non sono opinioni, ma ci sono i FATTI! E la prova è su infodipendenti. Il legale Bonfatti si è già esposto e sicuramente parlerà ancora
Fabio
22/07/2021 alle 17:29
Sig. Caro amico se legge nei commenti soprastanti ai nostri vengono espresse chiare e ben leggibili le parole del professor Sido Bonfatti legale e difensore della ditta Ferrarini, lei dice che a volte anche i tribunali trascrivono male..se così fosse dopo i gg che sono passati sarebbe intervenuto immediatamente con una rettifica, ma così non è stato. Piuttosto anche quelli della cordata(cooperative) hanno detto a parole nelle interviste fatte che i posti di lavoro sarebbero stati tutti salvaguardati in toto e poi nel presunto piano industriale che volevano depositare nel primo concordato c’era scritto l’esatto contrario… Anche questo era stato trascritto male per caso?parliamo noi dipendenti e dite che siamo spinti e nn competenti nella materia, interviene un legale rappresentante dell’azienda e non è sufficiente, atti del tribunale possono essere stati trascritti male… Cosa bisogna fare per far sì che vi entri in testa la verità? Chiamiamo il papa?o a voi quello che viene detto da chi vi sta a cuore politicamente è tt vero anche se non lo è e al contrario la verità la volete negare? Un saluto
Sido bonfatti
22/07/2021 alle 18:25
Sono ancora il prof. Bonfatti
Ne’ io ne’ la società Ferrarini siamo stati messo in condizione di leggere altro, se non il provvedimento del tribunale di Bologna. E non siamo legittimati a chiedere le istanze degli altri. Le parole del Tribunale di Bologna potevano avere un effetto dirompente: come le abbiamo lette noi, le hanno lette tutti, e tutti potevano pensare che ci fosse una istanza di fallimento pendente contro Ferrarini.
Se nessuna istanza di fallimento c’è oggi, e c’è mai stata neanche ieri, la società Ferrarini e i suoi dipendenti saranno i primi a rallegrarsene Perché questo consentirà loro di continuare a lavorare con la necessaria serenità.
Stefano Bignami
22/07/2021 alle 23:50
Grazie signor Bonfatti delle sue precisazioni!
E di mio sentimento, MA SE POI TUTTI CI RAGIONIAMO… delle società facenti parte della pseudocordata comandata dalle banche a mio parere non depositano in tribunale un istanza di fallimento, così, a caso, nella speranza passiva che in Ferrarini ci sia un crollo di produzione e vendita, cosa che non è avvenuta, e la concorrenza (compresa la pseudocordata bancaria cooperativa) sa benissimo che Ferrarini va sempre col turbo e non si ferma mai, essendo leader nel settore.
Penso che qualcosa di losco e nascosto ci sia stato, potrebbero aver tentato “il crollo”,che ovviamente non c è stato, per poi avere già li pronta l istanza di fallimento che a mio parere era già in tribunale da un bel po’, e solo da rendere pubblica dopo la decisione della cassazione riguardo alla scelta del tribunale avvenuta ai primi di luglio a Reggio Emilia
Stefano Bignami
23/07/2021 alle 10:51
Grazie prof. Bonfatti per le sue importanti precisazioni!
E di mio sentimento, MA SE tutti ragioniamo, la cordata comandata dalle banche deve spiegarci il motivo di questa istanza di fallimento inammissibile.. E farsi da parte totalmente con le dovute scuse, se è gente seria.
Perché in Ferrarini si continua a lavorare, come si è sempre fatto. Speriamo nella risposta