3/7/2021 – Si è concluso a mezzanotte e venti, nel carcere di via Settembrini a Reggio Emilia, l’interrogatorio di Ikram Ijaz, il cucino di Saman Abbas arrestato in Francia mentre tentava di raggiungere la Spagna, l’unico in carcere delle cinque persone accusate dell’omicidio premeditato della diciottenne pakistana scomparsa a Novellara la notte del 1° maggio.
Un interrogatorio fiume alla presenza degli avvocati difensori Domenico Noris Bucchi e Luigi Scarcella, cominciato intorno alle 15 di ieri pomeriggio, quando il p.m. Laura Galli, titolare dell’inchiesta, è entrata nella casa circondariale accompagnata dai carabinieri del Nuclo investigativo di Reggio Emilia. Nove ore nelle quali Ikram Ijaz ha certamente fornito agli inquirenti elementi utili a ricostruire il giallo della scomparsa di Saman, del suo assassinio (maq il cadavere non si trova) e delle circostanze in cui è maturata la tragedia nel clan pakistano. ma va detto che dell’interrogatorio non è trapelato quasi nulla. Certamente ha ha fornito le sue spiegazioni sulle ragioni e le circostanze in cui aveva lasciato l’Italia subito dopo la scomparsa di Saman. E forse se qualcuno del clan in Italia o all’estero, è stato coinvolto nella vicenda oltre agli indagati (i genitori della ragazza, lo zio Danish e l’altro cugino tuttora in fuga, più due parenti che avevano chiamato al telefono il fratello minore di Saman). Ikram Ijaz ha così rotto un silenzio che durava di fatto dall’arresto avvenuto a Nimes: nell’interrogatorio di garanzia avvenuto a Reggio, si era avvalso della facoltà di non rispondere salvo dichiararsi completamente estraneo all’omicidio e riservandosi in futuro “dichiarazioni approfondite”.
Sul fronte della indagini nelle sterminate campagne di Novellara, a Villa Reatino, vanno segnalate le ispezioni compiute dai carabinieri col supporto dei Vigili del fuoco di Reggio Emilia – in condizioni ambientali davvero difficili e di pericolo – di alcuni pozzi e vasche chiuse, con i liquami di una seconda porcilaia: l’ispezione è avvenuta a circa due chilometri di distanza dall’azienda agricola in cui lavoravano gli Abbas, a conferma che il raggio d’azione delle ricerche del corpo di Saman, si è esteso notevolmente. Le ispezioni non hannpo dato esito. La prossima settimana sono attese quattro unità cinofile della polizia tedesca, specializzate nella ricerca di resti umani.
Grufolare
03/07/2021 alle 13:19
W i porci tutta la vita.
Paolo
04/07/2021 alle 11:08
Ci avrei mandato il cugino a perlustrare i pozzi e a testa in giù. Il lavoro terribile che stanno portando avanti le forze dell’ ordine in queste giornate di caldo infernale non ha pari.