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Guastalla: ragazzo massacrato di botte per una storia d’amore
Tre minorenni nei guai

2/6/2021 – Tre ragazzi di 17 anni denunciati dai carabinieri, con l’accusa di lesioni personale aggravate, per aver massacrato di botte a Guastalla un ragazzo di 19 anni, mandandolo all’ospedale con prognosi di 30 giorni per contusioni multiple da percosse e la frattura di un dito e della mano sinistra. Una vero supplizio al quale i tre avrebbero hanno sottoposto la vittima, un ragazzo reggiano, soccorso dai carabinieri la sera del 10 maggio in piazza Martiri patrioti di Guastalla con segni di escoriazioni in varie parti del corpo e graffi all’altezza del collo e orecchio destro, forse inferti con una lama.

Il luogo dell’aggressione

I carabinieri hanno accertato che il giovane. mentre aspettava lo zio che avrebbe dovuto portarlo a casa, veniva avvicinato da un gruppo di ragazzi uno dei quali gli sferrava un pugno. Nel tentativo di fuggire veniva gettato a terra e preso a calci e pugni in faccia e in varie parti del corpo da diversi ragazzi. L’aggressione finiva solo grazie all’intervento di alcuni passanti che vista la scena, riuscivano a far allontanare gli aggressori dando l’allarme al 112. La vittima si recava al pronto soccorso di Guastalla dove, visitato e medicato, è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. Quindi la formalizzazione della denuncia e le indagini dei carabinieri, presto indirizzate verso un 17enne che nel recente passato aveva minacciato su Instagram la vittima. Minacce che si spiegherebbero con motivi passionali in relazione a una ragazza che, in tempi diversi, aveva avuto modo di frequentare i due. Nei confronti del 17enne e di altri due suoi coetanei i carabinieri hanno raccolto elementi di responsabilità, tra cui il certo riconoscimento ad opera della vittima in una seduta di individuazione fotografica, a cui ha fatto seguito la denuncia alla procura per i minorenni di Bologna. Uno dei tre deve rispondere anche di minacce per i messaggi postati su Instagram. Le indagini continuanio per accertare se al pestaggio abbiano partecipato anche altri amici del terzetto presenti il giorno dell’aggressione

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