29/6/2021 – Continuano senza sosta, a partire dall’alba sino a metà mattina (perchè poi operare nelle serre e nella campagna torrida diventa impossibile) le ricerche del corpo di Saman Abbas, la diciottenne pakistana ribelle alle tradizioni islamiche e del clan, scomparsa a Novellara ormai due mesi fa, la notte del primo maggio scorso: la Procura di Reggio Emilia ritiene che proprio intorno alla mezzanotte sia stata uccisa, probabilmente strangolata, dallo zio Danish Hasnain, tuttora in fuga in qualche parte dell’Europa, al pari dei genitori di Saman , che però sono tornati precipitosamente in Pakistan poche ore dopo la scomparsa della figlia.
Dunque, i carabinieri della Compagnia di Guastalla stanno allargando l’area delle ricerche, oltre la distesa di serre, in particolare nella zona situata alle spalle di un casolare crollato, a circa un chilometro dall’azienda agricola Bartoli: lì si trova un piccolo bosco che già questa mattina in carabinieri hanno battuto insieme all’unità cinofila dei carabinieri di Bologna.
E cominciata anche l’analisi dei rilievi compiuti con l’elettromagnetometro, che continuerà ad essere utilizzato nelle serre e nelle aree ancora da ispezionare per individuare le anomalie del terreno. E si va avanti anche con le perforazioni e i carotaggi in tutte le serre e nelle aree non ancora esplorate ma che, sulla base delle evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate per occultare il cadavere della povera Saman. Perforazioni e carotaggi che preparano il terreno per l’intervento dei cani specialisti, dei Carabinieri e del centro di addestramento del Canton Ticino, all’opera anche nella giornata di oggi.
Giorgio
30/06/2021 alle 00:08
E se avessero Comitato il corpo in un cassonetto i camion della spazzatura dalle nostre parti sono automatici Cioè senza operatore e sarebbe stata veramente difficile individuare la Poi è passato troppo tempo tra scomparsa l’inizio della ricerca