9/6/2021 – Ikram Ijaz, uno dei cugini di Saman Abbas, indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della giovane pakistana, arrestato nei giorni scorsi a Nimes è stato consegnato all’Italia. Alla frontiera di Ventimiglia lo hanno preso in custodia dai carabinieri di Reggio Emilia poco dopo le 12, per l’immediato trasferimento nel carcere di via Settembrini, a disposizione della Procura della città del Tricolore.
“In questo momento il nucleo investigativo ha preso in carico a Ventimiglia Ikram Ijaz, il cugino di Saman. Il soggetto verrà tradotto in carcere a Reggio Emilia e messo a disposizione della magistratura”, ha detto il colonnello Cristiano Desideri, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, in un incontro con la stampa a Novellara, davanti alla casa dove abitava la famiglia di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da oltre un mese e che sarebbe stata assassinata per essersi ribellata a un matrimonio combinato.
Ikram arriverà nel pomeriggio a Reggio Emilia. E’ accusato di omicidio premeditato aggravato dai futili motivi insieme a Danish Hasnain, zio di Saman – indicato come autore materiale dell’assassinio della nipote- i genitori della ragazza e un altro cugino.
Ikram Ijaz era stato fermato il 21 maggio dalla polizia francese a bordo di un Flixbus diretto da Parigi a Barcellona. Era senza documenti, e per questo è stato trasferito in un centro per l’espulsione. Il 29 è arrivato il mandato d’arresto europeo spiccato dalla Procura di Reggio Emilia, e giovedì scorso il giudice di Nimes ne ha autorizzato l’estradizione, avvenuta oggi.
La consegna alla giustizia italiana è stata agevolata dalla costante collaborazione del Servizio internazionale Polizia criminale del ministero dell’ìInterno.
Intanto a Novellara , nella distesa di serre che si allunga per ettari dietro la cascina, nella zona di Villa Reatino, sono riprese le ricerche del corpo di Saman, che gli inquirenti ritengono sia stata seppellita nella zona. Per la prima volta viene impiegato un elettromagnetometro (georadar) che dovrebbe permettere di superare le difficoltà nelle indagini causate dalla composizione chimica dei terreni, ostacolo al fiuto dei cani molecolari. Ai rilevamento in mattinata era presente il sostituto procuratore Laura Galli .Le ricerche vengono seguite dagli inviati di tv, giornali e web di tutta Italia.