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Tentato omicidio a Castelnovo Monti
Dopo 17 anni i Carabinieri scoprono l’autore
Avviso a Dall’Oglio, già in carcere per il delitto Citro

26/5/2021 – Era la sera del 6 dicembre 2004 quando Franco Capanni, che all’epoca aveva 56 anni – deceduto per altre cause nell’aprile del 2019 – mentre era al lavoro nella sua stalla, a Casale di Castelnovo Monti, era stato raggiunto alle spalle e colpito più volte con un coltello al torace e al braccio destro: la vittima – poi deceduta per altre cause nella aprile 2019 – fu ricoverata in prognosi riservata all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, con i colleghi del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti, accertarono che il tentato omicidio era stato commesso attorno alle 18 da parte di uno sconosciuto. Le attività investigative non arrivarono all’identificazione dell’autore del tentato omicidio, tanto da vedere il caso attribuito a opera di ignoti.

Giampaolo Dall’Oglio (da Facebook)

Nel corso dello screening dei casi irrisolti, i famosi cold case che periodicamente i Carabinieri del Nucleo Investigativo riesaminano anche alla luce dell’evoluzione delle tecniche investigative,dopo ben 17 anni i militari reggiani hanno acquisito elementi indiziari a carico del Giampaolo Dall’Oglio, 67 anni, detenuto per l’omicidio di Francesco Citro, 3 anni, ucciso a colpi di pistola nel novembre 2017 salito alla ribalta delle cronache nel novembre del 2017 essendo stato arrestato dai carabinieri per l’omicidio del 31enne Francesco Citro, mentre si trovava nel ballatoio della sua abitazione di Reggiolo.

Le indagini ad ampio spettro condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale,coordinati dal sostituto procuratore di Reggio Maria Rita Pantani, fra l’altro con l’interrogatorio come testimoni delle persone all’epoca in contatto con Dall’Oglio, hanno portato alla risoluzione del cold case, identificando proprio nello stesso Dall’Oglio  l’autore del tentato omicidio compiuto per motivi passionali.

Scondo la ricostruzione operata dai carabinieri, tutto era nato dagli apprezzamenti rivolti da Franco Capanni, in un bar del paese, nei confronti dell’allora compagna di Dall’Oglio. apprezzamenti che sulle prime avevano provocato la reazione del figlio della donna che era riuscito ad allontanare il Capanni.

La stessa sera Giampaolo Dall’Oglio, andato a prendere a lavoro il ragazzo, apprendeva di quanto era accaduto nella mattinata al bar: non ci ha pensato sopra e nel tragitto verso casa, fermava l’auto nei pressi della stalla della vittima, raggiungeva Capanni alle spalle e lo colpiva ripetutamente con un coltello. L’arma utilizzata per il delitto, nonostante le indicazioni fornite dal figlio dell’ex compagna e le ricerche effettuate in loco, non è stata ancora rinvenuta.

Dopo l’aggressione, Dall’Oglio minacciò di morte suo figlio e la compagna, costringendoli per paura a un silenzio durato 17 aani. Silenzio continuato anche dopo la fine della relazione sentimentale interrotta dalla donna per un episodio di violenza subita da parte dell’uomo.

Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, concordando con le risultanze investigative, ha così l’avviso di conclusione delle indagini, che questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno notificato al Dall’Oglio in carcere, dove si trova – come detto – per l’omicidio di Francesco Citro.

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