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Spaccio in piazzale Europa
I carabinieri inseguono e arrestano gambiano pericoloso

17/5/2021 – Contrasto allo spaccio diffuso di droga: in un anno, in piazzale Europa a Reggio Emilia (il grande parcheggio con terminal bus frequentato giornalmente da migliaia di studenti, alle spalle della stazione ferroviaria di piazzale Marconi) i carabinieri hanno effettuato una trentina tra arresti e denunce di pusher, la segnalazione di una quarantina di assuntori di stupefacenti e il sequestro di oltre due etti tra eroina, cocaina, crack, hascisc e marjuana.

Sono alcuni dati forniti dal comando provinciale di via Cairoli, alla luce dell’ultimo arresto, avvenuto ieri a opera della seione operativa della compagnia Carabinieri di Reggio. A finire in manette il gambiano Lamin Kebayou, 27 anni, nome ben noto negli ambienti dello spaccio, anche violento: su di lui grava la sentenza di condanna a due anni di reclusione per lesioni aggravate in relazione alla sanguinosa aggressione di tre anni fa all’interno delle ex Reggiane quando il 19 giugno 2018, di notte, tre cittadini nigeriani furono aggrediti nel sonno da un gruppo di feroci gambiani. Il più grave dei feriti finì in coma a causa delle ferite subite alla testa.

I carabinieri in piazzale Europa

E ieri Kebayou è stato fermato da carabinieri dopo aver venduto a un cliente una dose di droga. Ha cercato di liberarsi della marijuana che aveva con sè, ingoiandola, ma non è scampato all’arresto: i militari infatti gli hanno sequestrato anche 300 euro provento dello spaccio, due cellulari per i contatti con la clientela e materiale per il confezionamento con residui di marijuana.

I carabinieri, durante un servizio di controllo in piazzale Europa, lo hanno visto mentre cedeva la dose, e il gambiano appena si è accorto che la pattuglia veniva verso di lui se l’è data a gambe: durante la fuga ha aperto un sacchetto di chellophane e ha ingoiato tutta la marijuana in esso contenuta. L’involucro, con i residui di erba, è stato recuperato dai carabinieri: quando è stato raggiunto il gambiano ha opposto una “resistenza attiva” ma alla fine è stato arrestato, con deferimento alla Procura pe spaccio e per resistenza a pubblico ufficiale.

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