DI PIERLUIGI GHIGGINI
29/5/2021 – Sono riprese questa mattina a Novellara le ricerche di Saman Abbas, la ragazza pakistana di 18 anni scomparsa ormai da un mese,. I carabinieri con l’ausilio dei vigili del fuoco (ma oggi senza unità cinofile) intervengono in un luogo preciso: l’area situata alle spalle del capannone dell’azienda agricola Le Valli dove lavorava la famiglia Abbas. In particolare vengono ispezionati alcuni pozzi, dei canali e altre serre della zona, alla ricerca dei resti mortali della ragazza. E’ una fase nuova nelle indagini per omicidio e sequestro di persona, che ora vede indagate cinque persone: oltre ai genitori di Saman e a uno zio, la Procura ha iscritto due cugini della giovane nel registro degli indagati, sempre per l’ipotesi di concorso in omicidio. I due cugini sono stati riconosciuti nelle immagini della videosorveglianza aziendale mentre, la sera precedente all’ultimo avvistamento della ragazza, uscivano dal capannone con attrezzi da lavoro utilizzati verosimilmente per preparare una buca. La fossa dove è sepolta la ragazza? Anche io nuovi indagati non sono rintracciabili: tuttavia, al momento, non vi sarebbero riscontri su una loro partenza per il Pakistan.
La prima svolta era avvenuta tra mercoledì e giovedì, quando sono state recuperate le immagini di tre persone che con due pale, un secchio, un piede di porco e un altro strumento , il 29 aprile scorso alle 9,15 si erano avviate verso i campi, per fare ritorno con il buio, alle 21,30. Immagini inequivocabili, che hanno spinto la procura a indagare per omicidio i famigliari della giovane.
Saman si era ribellata al matrimonio combinato dalla sua famiglia: volevano farla sposare con un cugino in Pakistan, ma lei in novembre – ancora minorenne – aveva chiesto aiuto ai servizi sociali di Novellara, e dopo aver denunciato i genitori a Carabinieri, era stata trasferita in un luogo protetto in provincia di Bologna. L’11 aprile, compiuti i 18 anni, aveva lasciato la comunità per rientrare in famiglia, forse costretta oppure convinta con l’inganno. Sta di fatto che pochi giorni dopo il ritorno a Novellara, nessuno l’ha più vista: il 5 maggio quando i carabinieri sono andati a casa degli Abbas a cercarle, non c’era traccia nè di lei nè della famiglia, tornata in fretta e furia in Pakistan, senza neppure avvertire i datori di lavori. E di certo la ragazza non era nell’aereo insieme a genitori.
Le indagini continuano anche con rogatoria internazionale, nel riserbo più stretto. Tuttavia bisogna dar conto anche di una voce che circola con insistenza da ieri: a lasciare l’Italia sarebbero state diverse persone della comunità pakistana locale, legate alla famiglia di Salman. Ciò alimenta il sospetto che fossero in parecchi a sapere, se non partecipi dell’omicidio. Ipotesi che a sua volta aprirebbe uno scenario tremendo: quella di un processo tribale e di un assassinio rituale, a salvaguardia dell’onore della famiglia. Qualcosa che in Italia non si era ancora visto.