13/5/2021 – Il sottosuolo di piazza San Prospero continua a riservare delle sorprese. Questa mattina gli archeologi hanno riaperto lo scavo del lato nord, davanti al sagrato dei leoni, dov’era avvenuto il primo sondaggio della Soprintendenza, e hanno portato alla luce un sepolcreto a oltre due metri di profondità con copertura in laterizi, continuando a estrarre ossa umane che dovranno essere tumulate altrove.
Il 21 aprile al lato opposto della piazza, ma sempre davanti alla basilica, erano venuti alla luce due scheletri. A conferma che piazza San Prospero conserva una necropoli medievale.
Ma sotto ancora a 4 metri e oltre di profondità la “piazza delle erbe” cela i resti del foro romano di età imperiale, come dimostrato dall’archeologo Paolo Storchi: nella sua monografia “Regium Lepidi, Brixellum, Tannetum e Luceria” del 2015, caratterizzata da un’accurata analisi sul paesaggio urbano antico, il giovane studioso degli scavi di Tannetum ha corroborato l’ipotesi già formulata nell’800 dal grande Gaetano Chierici e sostenuta negli anni più recenti dal professor Luigi Malnati, sull’identificazione della piazza col foro romano cuore dei commerci, degli affari e della politica.
Le indagini archeologiche attuali precedono, come è noto, il rifacimento della pavimentazione di piazza San Prospero.