29/5/2021 – Come anticipato nei giorni scorsi, Gianni Vittorio Armani è il nuovo amministratore delegato di Iren Spa. Al pari del suo predecessore Massimiliano Bianco – che ha lasciato oggi l’incarico con l’anticipo di un anno e con un trattamento di fine rapporto di circa 1,3 milioni di euro – cumulerà la carica di direttore generale “con relative deleghe e poteri”.
“A seguito della nomina quale Amministratore Delegato e Direttore Generale – specifica una nota del gruppo – l’ing. Armani si qualifica come amministratore esecutivo (non indipendente). Alla data odierna, l’ing. Armani non possiede azioni di Iren S.p.A”.
Sino a oggi direttore strategy di A2A, la multiutility bresciana di cui da sempre si parla come possibile alleata strategica di Iren, e dal 2015 al 2019 amministratore delegato di Anas, nominato dall’ex ministro reggiano Graziano Delrio ma rimosso da Toninelli (governo Conte 1) dopo la catastrofe del ponte Morandi. Armani si è formato alla Sapienza di Roma e al Mit di Boston, e in passato è stato anche top manager di Terna.
A spianargli la strada in Iren è stata la decisione del governo Draghi di nominare Luigi Ferraris, altro candidato di lusso alla stessa carica (sponsorizzato dal sindaco di Genova Bucci, che è l’azionista n.1) al vertice di Ferrovie dello Stato.
Gianni Vittorio Armani entra con tutti gli onori e l’applauso incondizionato dei soci pubblici, certi che con lui Iren proseguirà “nei prossimi anni il percorso di trasformazione in player nazionale”.
Il nuovo Ceo riceverà uno stipendio superiore a quello già cospicuo di Bianco: avrà una retribuzione fissa lorda di 400 mila euro, alla quale si aggiungerà il compenso di 57 mila euro l’anno come amministratore delegato. Inoltre riceverà una retribuzione variabile collegata al raggiungimento di determinati obiettivi pari al 35% di quella fissa. di 400 mila euro, E inoltre, solo per il 2021, riceverà un ulteriore incentivo di pari entità (35% della fissa lorda).
In definitiva, se tutto andrà per il meglio, Armani guadagnerà 597 mila euro l’anno dal 2022. Mentre nel 2021, come si vede, il trattamento sarà particolare e “incentivante”.
LA RETRIBUZIONE
A tale proposito Iren comunica che “Il Consiglio di Amministrazione ha approvato le condizioni economico- contrattuali dell’instaurando nuovo rapporto di lavoro dirigenziale a tempo determinato fra la Società e l’ing. Armani, di seguito riportate:
Detto pacchetto retributivo è da intendersi integrato con il compenso annuo lordo ex art. 2389, comma 3, cod. civ., in relazione alla funzione di Amministratore Delegato della Società, pari a euro 57.000,00 deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 22 maggio 2019, in conformità ai principi/criteri stabiliti dall’assemblea dei soci svoltasi in pari data.
Il Consiglio di Amministrazione della Società, previa istruttoria del Comitato, ha inoltre rilevato come, nel caso di specie, ricorra un caso di deroga della politica retributiva espressa e approvata nell’ambito della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2021 e sui compensi corrisposti 2020 – sussistendo, nel caso di specie, la necessità di dover negoziare in tempi rapidi un pacchetto retributivo per il nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale, in un’ottica di perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della Società nel suo complesso”.
el giudeo
30/05/2021 alle 13:19
Ma Armani non era l’uomo Anas messo da Delrio, quand’era ministro, e che poi Toninelli defenestrò dopo il disastro di Genova e e i non controlli sulla rete viaria ?
Fausto Poli
05/06/2021 alle 22:53
Certo che si.
Ivaldo Casali
30/05/2021 alle 18:55
Fonte: Il Resto del Carlino
La partita sui vertici di Iren la vince Delrio
Il nuovo direttore e amministratore è Gianni Vittorio Armani, che l’ex ministro volle ad Anas e che il successore Toninelli rimosse
Pubblicato il 30 maggio 2021
Pd-M5s: 2-1. Con doppietta di Delrio. I bene informati dicono che la partita politica per decidere la nomina del nuovo amministratore delegato di Iren – Gianni Vittorio Armani ieri ha preso il posto di Massimiliano Bianco – abbia segnato la rimonta vittoriosa dell’ex sindaco di Reggio, ora parlamentare dem.
Cos’era successo? Il governo Renzi, in cui Delrio era ministro dei trasporti, aveva collocato Armani al vertice di Anas. Toninelli, successore di Delrio, l’aveva invece spinto alle dimissioni dopo la tragedia del ponte Morandi e i controlli sulla rete dei viadotti.
La stella dell’ingegner Armani – che nel frattempo aveva ritrovato un ruolo manageriale nella multiutility bresciana A2A, dove pesa ancora parecchio la vecchia Dc di Martinazzoli – ora torna a brillare nei cieli di Iren, la multiutility di Genova (che puntava tutto su Luigi Ferraris, fresco di nomina a Fs), Torino (dove si dice che la sindaca pentastellata Appendino abbia dovuto ingoiare il rospo) e Reggio (dove Delrio ha il peso che sappiamo).
Il Cda di Iren ha nominato Gianni Vittorio Armani amministratore delegato e direttore generale. Avrà una retribuzione annua lorda fissa di 400.000 euro e una variabile pari al 35% di quella fissa.
La nomina arriva dopo l’accordo con l’ex amministratore delegato Massimiliano Bianco per lo scioglimento consensuale del rapporto con Iren: la scadenza del contratto era prevista nel 2022.
A Bianco è previsto il riconoscimento di una somma di 889.134 euro lordi.
“Bianco ha contribuito in maniera determinante alla crescita e alla trasformazione di Iren”, scrivono in una nota i sindaci Marco Bucci, Chiara Appendino e Luca Vecchi. “Sotto la sua guida, il Gruppo ha conseguito eccellenti risultati economico-finanziari e, soprattutto, ha saputo interpretare con successo e da protagonista le profonde trasformazioni che hanno interessato e stanno interessando il settore energetico-ambientale e dei servizi pubblici locali”.
Il benvenuto ad Armani è ovviamente più che caloroso: “Si apre oggi – scrivono i sindaci delle tre città – una nuova fase per Iren, contestualmente con il nuovo ciclo economico post pandemico e le opportunità contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta – aggiungono – di un’occasione irripetibile per superare l’impatto economico e sociale della pandemia e contribuire a disegnare il futuro del Paese, mettendo al centro l’innovazione, i principi dell’economia circolare, i nuovi bisogni dei territori e dei cittadini: sono tutti ambiti in cui Iren ha spazio concreto di crescita, con la possibilità di giocare nel prossimo futuro un ruolo di assoluto protagonista”.
“Il profilo manageriale dell’Ing. Armani – scrivono ancora i tre sindaci – consolidato attraverso numerose esperienze di prim’ordine in grandi gruppi nazionali nei settori dell’energia, delle reti e delle infrastrutture, e da ultimo nelle multiutility, rappresenta un valore distintivo per delineare le nuove strategie di crescita e di sviluppo del Gruppo Iren. Strategie che, ne siamo certi, permetteranno a Iren di proseguire nei prossimi anni il percorso di trasformazione in player nazionale”.
a.fio.
Fausto Poli
05/06/2021 alle 22:49
Mah, fan prima loro a.spostar pedine che a noi leggere un articolo tipo questo. Mah.
Fausto Poli
05/06/2021 alle 22:54
Molto pittoresco.
Fausto Poli
05/06/2021 alle 23:26
Ok. Tutto regolare. Semplice e veloce cambio.