28/5/2021 – Ha preso il via ieri mattina in tribunale a Reggio Emilia, di fronte al gup Andrea Rat, l’udienza preliminare relativa all’inchiesta condotta dal pm Giacomo Forte sugli incarichi esterni del comune di Reggio. nella quale sono imputati cinque dirigenti ed ex dirigenti del Comune di Reggio. tra questi anche il numero uno dell’urbanistica, l’architetto Massimo Magnani (coordinatore Progetti speciali e dell’area Programmazione territoriale) chiamato a rispondere di abuso d’ufficio a proposito dell’incarico affidato a un architetto, nel 2013, per l’importo di 15 mila euro relativo allo studio di fattibilità del piano di rigenerazione urbana della zona compresa tra via Turri,la via Emilia e via Eritrea, gravitante intorno alla stazione ferroviaria. L’ipotesi di abuso riguarderebbe la mancata comparazione con altri professionisti, secondo una prassi già contestata in passato al comune dalla Corte dei conti.
Nell’udienza il legale di Magnani, l’avvocato Paolo Coli (a sua volta indagato nella maxi-inchiesta appalti e consulenze condotta dai sostituti Valentina Salvi e Giulia Stignani) ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito.
In questa udienza introduttiva, invece, il gup ha annullato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex dirigente alle politiche perl’Immigrazione Luca Fantini, chiamato a rispondere di falso ideologico per tre piccoli incarichi da 600, 920 e 1.440 euro conferiti nel 2013. Il giudice Rat ha accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Celestina Tinelli, perchè Fantini non era stato ascoltato dal pm nonostante lo avesse chiesto. Ora dovrà essere interrogato, poi la decisione se confermare o meno la richiesta di rinvio al dibattimento.
Tra gli imputati figura, sempre per falso ideologico, l’avvocato Santo Gnoni, ex capo dell’Avvocatura comunale, anche lui difeso da Paolo Coli insieme a Liborio Cataliotti. Gnoni è anche il principale accusato dell’inchiesta sugli appalti pilotati. Imputati anche la dirigente alle attività produttive Elena Belli e Elena Davoli (Valorizzazione commerciale del centro storico ) entrambe per abuso d’ufficio e falso ideologico.
In realta l’inchiesta Incaricopoli, relativa a consulenze conferite tra il 2013 e il 2015, si è notevolmente sgonfiata strada facendo. Basti pensare che inizialmente gli indagati erano 18, tuttavia ben 13 posizioni sono cadute in prescrizione o archiviate. Tra queste Maria Sergio, dirigente lavori pubblici e urbanistica (passata al comune Modena quando il marito Luca Vecchi è diventato sindaco), Giordano Gasparini, Valentina Giubbani, Laura Montanari e Alfredo Di Silvestro. Tutte uscite dal procedimento anche perchè nel frattempo è avvenuta la riforma del reato di abuso d’ufficio, che ora non contempla più l’illecito collegato ai regolamenti delle amministrazioni.