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Gavassa, guerra legale contro il Forsu di Iren
I comitati cercano fondi su Internet

11/5/2021 – l Coordinamento comitati Ambiente e Salute di Reggio Emilia si prepara a una nuova battaglia legale contro Iren nel tentativo di fermare la costruzione dell’impianto “Forsu” ( la centrale con più digestori per il trattamento dei rifiuti organici e degli sfalci, con produzione di metano e compost) della
multiutility nella frazione di Gavassa. In attesa che venga fissata fissazion l’udienza in cui il Consiglio di Stato discuterà l’appello presentato a ottobre del 2020, i comitati hanno lanciato il 30 aprile una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma online “ideaginger.it” per sostenere parte delle spese legali connesse al procedimento.

Il risultato per i Comitati è incoraggiante: dopo 10 giorni sono stati donati oltre 3.000 euro, sui 7.000 totali che ci si prefigge di raggiungere entro il 9 giugno.
Chi volesse dare il suo contributo online puo’ farlo
collegandosi all’indirizzo “https://www.ideaginger.it/progetti/questa-megacentrale-e-una-ca-ta-pazzesca.html”, ma nel frattempo, tutti i pomeriggi di sabato fino alla chiusura della campagna, saranno organizzati pa Reggio, frazioni e Comuni limitrofi dei banchetti informativi
dove si potra’ donare anche “a mano” per il crowdfunding. Il Coordinamento dei comitati “non vede l’ora di poter tornare a rivedere tutte e tutti quanti, anche per ringraziare di persona del grande attestato di stima che in pochi giorni i numeri della campagna stanno meravigliosamente dimostrando”, affermano i
cittadini.
Il ricorso presentato al Consiglio di Stato è per la riforma della sentenza emessa poco più di un anno fa (il 25 luglio 2020) dal Tar di Parma che aveva
in parte dichiarato inammissibile e in parte respinto il
precedente ricorso dei comitati, che secondo i giudici presentava “profili di inammissibilitá per difetto di interesse in relazione a singoli capi d’impugnazione” ed era in ogni caso, “infondato nel merito”. I rilievi sollevati riguardavano il cosiddetto “provvedimento autorizzativo unico (Paur)” della centrale, una “summa” di tutti i nulla osta necessari per
costruirla. Un documento arrivato nel 2019, dopo un lungopercorso avviato otto anni prima.
Una decina, in sintesi, le questioni specifiche segnalate dai comitati tra cui il fatto che l’individuazione del soggetto legittimato a realizzare l’impianto doveva avvenire con gara pubblica, che l’impianto non poteva essere realizzato nel territorio del comprensorio di produzione del Parmigiano Reggiano e la mancata considerazione dell’impatto sulla rete stradale circostante del traffico dei camion che conferiranno i rifiuti.

Fra l’altro, a Gavassa è prevista la realizzazione di un avveniristico stabilimento green con centro di ricerca dal quale a partire dal 2023 dovrebbero uscire le hypercar elettriche della joint-venture sino americana SILK-FAW. Lo stabilimento sorgerà su oltre 300mila metri quadrati a ridosso dell’impianto Forsu.

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Una risposta a 1

  1. Dario Rispondi

    12/05/2021 alle 10:58

    Siamo sempre tutti favorevoli agli impianti ecologici, purché non siano vicino a casa mia.

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