12/5/2021 – La sfacciataggine degli spacciatori di droga a Reggio Emilia ha raggiunto vette difficilmente eguagliabili. Ieri i carabinieri hanno arrestato un tunisino di 25 anni, domiciliato in città, che entrava in Tribunale con cinque dosi di cocaina nel portafoglio, per un totale di circa 4 grammi. Doveva intervenire a un processo dove era imputato, neanche a dirlo, per spaccio di stupefacenti, ma probabilmente contava di proseguire tranquillamente lo spaccio una volta conclusa l’udienza e ,chissà, forse proprio a palazzo di Giustizia.
Fatto sta che alle 10 il tunisino si è presentato all’ingresso dove avviene il controllo dei visitatori. Le immagini dello spectrum body cam a nastro, sotto il quale passano borse, portafoglie oggetti metallici, hanno insospettito gli addetti per la presenza di alcuni piccoli involucri proprio nel portafoglio del giovane. Hanno chiamato il 112 e sul posto è intervenuta una pattuglia della sezione radiomobile della compagnia carabinieri di via Cairoli, i quali hanno accertto che gli involucri rilevati dallo scanner, altro non erano che cinque dosi di cocaina. Il tunisino veniva così condotto in caserma dove alla luce delle risultanze emerse, dei suoi precedenti specifici (stava peraltro andando a partecipare a un’udienza dove era imputato per stupefacenti) e delle modalità di detenzione della droga veniva arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Fausto Poli
12/05/2021 alle 15:07
Certamente che il tunisino poteva essere regolarizzato. Una bella UMILIAZIONE per un italiano. Quale rispetto ?