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Delitto di S. Martino in Rio
La madre si è risvegliata dal coma
“Netto miglioramento”: è uscita dalla rianimazione

21/5/2021 – Dopo quasi un mese dall’efferato delitto di San Martino in Rio,è uscita dal coma Sabrina Guidetti, la moglie di Paolo Eletti, ucciso a martellate nel pomeriggio di sabato 24 aprile nella casa della famiglia in via Magnanini. Le sue condizioni – informa un breve bollettino emesso oggi dall’Ausl di Reggio Emilia – sono in “netto miglioramento” e la signora non è più in prognosi riservata.

Dell’omicidio con premeditazione di Paolo Eletti e del tentato omicidio della madre è accusato il figlio della coppia, Marco Eletti di 33 anni, che tuttavia continua a dichiararsi innocente. Quando i soccorritori sono entrati nella casa, chiamati dal figlio, il padre Paolo era già morto, con la testa fracassata e coperto di sangue. La madre invece era ancora viva, con ferite da taglio a un braccio e in stato di semincoscienza, probabilmente a causa di un narcotico. E’ stata salvata per un soffio. Oggi a 28 giorni di distanza dalla tragedia, i medici del Santa Maria Nuova hanno potuto sciogliere la prognosi: è stato un “lento risveglio” precisano all’Ausl.

Sabrina Guidetti col figlio Marco Eletti

Le condizioni sono progressivamente migliorate, tanto che la donna oggi ha potuto lasciare la Rianimazione per un’altro reparto di degenza. Il decorso sarà comunque lungo. I medici continuano a mantenere il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute: è ancora presto per una valutazione sul recupero delle facoltà cognitive. Di certo la testimonianza della Guidetti potrebbe rivelarsi decisiva per risolvere il giallo di San Martino in Rio. Intanto i Carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Cristina Giannusa, continua le indagini con i mezzi tecnici più sofisticati: alcuni giorni fa, gli specialisti del Ris di Parma sono rimasti otto ore nella villetta di via Magnanini. A san Martino, inoltre sono arrivati da Roma i loro colleghi del Racis, il Raggruppanmento indagini scientifiche dei Carabinieri, che interviene di norma nei casì più gravi.

I Carabinieri nella casa del delitto

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Una risposta a 1

  1. Una Rispondi

    22/05/2021 alle 08:45

    Provo una gran pena per questa donna, che a prescindere dalle sue condizioni fisiche, quando si riprenderà – e glielo auguro di cuore, apprenderà della morte del marito e successivamente dovrà pure ‘fare i conti’ col figlio.

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