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Strage di Bologna, il processo Il pg Palma ribadisce le accuse ai morti: “Gelli pagò D’Amato con i soldi del Banco Ambrosiano”
Respinte le eccezioni della difesa
Bellini: “Come mi sento? Come Sacco e Vanzetti”

15/4/2021 – Gli accusati sono morti, ma i cadaveri vengono egualmente processati, e senza avvocati. La considerazione è persino ovvia, di fronte all’esordio del procuratore generale Nitto Palma, questa mattina alla prima udienza processo per la strage alla stazione di Bologna.

“La strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna “fu finanziata dalla P2 e compiuta da elementi di estrema destra, manovrati dai Servizi deviati, non solo dei Nar ma anche di Terza posizione e Avanguardia nazionale, diretta da Stefano Delle Chiaie e di cui aveva fatto parte Paolo Bellini -così il Pg Palma, introducendo le prove della pubblica accusa – Delle Chiaie era manovrato, a sua volta, da Federico Umberto D’Amato, un servitore dello stato molto infedele, perché abbiamo scoperto i soldi che ha preso in nero da Gelli“.

Per finanziare la strage, ha detto ancora Palma, furono utilizzati “fondi sottratti al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi“.

Prima dell’esposizione della Procura generale, avevano parlato i difensori di Bellini, Manfredo Fiormonti e Antonio Capitella, per chiedere la nullità del decreto di rinvio a giudizio nei suoi confronti perché, secondo i legali, “nel capo di imputazione non ci sono specifici richiami della sua condotta legata alla strage”.

Paolo Bellini al processo

Anche Anna Colubriale, legale dell’ex Carabiniere Piergiorgio Segatel, imputato per depistaggio, ha avanzato la stessa richiesta per “genericità e indeterminatezza del capo di imputazione“, ma la Corte, presieduta dal presidente del Tribunale bolognese Francesco Maria Caruso, ha respinto entrambe le eccezioni.

BELLINI: “MI SENTO COME SACCO E VANZETTI”

Come si sente? “Come Sacco e Vanzetti”. Sono le uniche parole offerte ai giornalisti da Paolo Bellini, questa mattina, entrando nel tribunale di Bologna per l’apertura del nuovo processo contro la strage alla stazione, in cui è il principale imputato.

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono due anarchici italiani italiani ingiustamente condannati e messi a morte, innocenti, sulla sedia elettri nel 1927. Furono riabilitati solo 50 anni più tardi. Sacco e Vanzetti, resi celebri da un film di Giuliano Montaldo del 1971, con una memorabile colonna sonora di Joan Baez,sono diventati il simbolo della malagiustizia alimentata dai pregiudizi.

IL PROCESSO IN DIRETTA SU YOUTUBE

I posti in aula sono limitati e riservati alle parti in causa, date le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid, ma chi vuole seguire il processo sui mandanti e i finanziatori della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna potrà assistere alle udienze dal proprio pc. Tutte le udienze del processo, iniziato oggi e che proseguirà tutti i mercolediì e i venerdì a partire da fine mese, si potranno seguire sul canale YouTube del Tribunale di Bologna.

Data la scarsità dei posti disponibili nell’aula 11 di Palazzo Legnani-Pizzardi, per i giornalisti e le parti civili che non hanno trovato posto in aula è invece stata attrezzata, con due schermi, la Sala delle Colonne del Tribunale bolognese.

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Una risposta a 1

  1. el giudeo Rispondi

    16/04/2021 alle 18:03

    Forse Bellini conosce poco e male la storia !

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