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Stipendi tagliati di 100 euro
Solidarietà a infermieri e oss a contatto coi malati Covid, e beffati dal sistema

DI MARCO EBOLI*

12/4/2021 – Esprimo vicinanza umana e politica agli infermieri e oss che sono a contatto con malati Covid, i quali si sono trovati 100 euro in meno sullo stipendio di marzo essendo stata decurtata, senza preavviso, la parte specifica di compenso. Cgil, Cisl e Uil insieme ai vertici dell’Ausl, si dicono al loro fianco per ottenere, dalla Regione le risorse necessarie al compenso dovuto a questi meritevoli operatori sanitari.

Purtroppo, nell’autunno scorso non fu così. Tutti i medici, infermieri, oss, personale amministrativo, si videro recapitare una lettera dall’Ausl con la quale si informava che il premio straordinario Covid, corrisposto nella primavera scorsa, quando scoppiò la pandemia, sarebbe stato recuperato sui loro stipendi, con decurtazione mensile. Allora Cgil, Cisl e Uil non mossero un dito. Due episodi che denotano la mancanza di rispetto sostanziale che i vertici politici e sanitari hanno degli operatori della sanità, i quali delle pacche sulle spalle e di essere definiti “eroi”, penso non interessi nulla, vogliono fatti, ed il primo fatto è non ridurre più i loro stipendi.

La sanità pubblica italiana ha subito, negli ultimi 20 anni, una costante decurtazione di spesa. Il prezzo lo stiamo pagando con la pandemia con strutture ospedaliere non sempre all’altezza, posti letto e di rianimazione a livelli inferiori alla media europea. È ora, a livello di Governo e di Regione di tornare ad investire, soprattutto sul personale del comparto sanitario

*Portavoce Fratelli d’Italia Comune di Reggio Emilia

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