Archivi

Soroptimist e Carabinieri
Inaugurate nelle caserme di Reggio e Guastalla le stanze protette per le donne vittime di violenze

19/4/2021 – Il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia e la compagnia di Guastalla, hanno inaugurato stamattina nelle rispettive caserme “Una stanza tutta per sè“, l’ufficio dedicato alle donne vittime di violenza al momento della formalizzazione della denuncia. L’iniziativa rientra nell’accordo a livello nazionale siglato nel 2019 fra l’Arma e Soroptimist club che ha portato all’apertura di 175 stanze molto speciali nelle caserme di tutta Italia.

Tra queste, da oggi, sono operative anche nel Reggiano dove ne nascerà una terza a Castelnovo Monti, in Appennino.

“Anche così si contrasta il fenomeno della violenza di genere che è in costante crescita dal primo lockdown – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, colonnello Cristiano Desideri – Solo nell’anno 2020 ci sono pervenute oltre 160 mila richieste telefoniche, di cui 2.122 per liti tra le mura domestiche, circa 6 al giorno). Mentre sono 94 le persone arrestate e denunciate per maltrattamenti e nel primo trimestre 2021 siamo già 20″.

“La stanza è stata arredata in modo da essere accogliente per una donna – spiega Chiara Davoli, presidente del club reggiano Soroptimist – È dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione che evita alla vittima più momenti di testimonianza e che può servire in fase processuale”.

Chiara Davoli e il comandante Cristiano Desideri

Il 25 novembre del 2019, l’allora Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. Giovanni Nistri e la Presidente del Soroptimist Mariolina Coppola hanno sottoscritto un protocollo finalizzato a disciplinare l’attività di collaborazione nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” (dal titolo di un celebre saggio di Virginia Woolf) contenente le linee guida per l’arredamento delle stanze che deve tener conto della psicologia dei colori e delle immagini. Ogni stanza, inoltre, è dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima più momenti di testimonianza e che può servire per la fase processuale successiva.

L’aula per l’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento è un ambiente protetto e dedicato che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e attenzione per le sofferenze subite.

Il progetto comprende, inoltre, un impegno articolato sulle problematiche dell’incentivo alla denuncia e si occupa di predisporre mezzi utili ad avvicinare il maggior numero possibile di vittime al fine di far conoscere l’esistenza e la localizzazione sul territorio delle “stanze tutte per sé” presenti in tutta l’Italia.

IN UN ANNO 95 ARRESTI PER STALKING

Nell’anno 2020 al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute oltre 160.000 richieste telefoniche,circa 450 al giorno. Di queste, 2.122 (circa 6 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Un fenomeno quello delle violenze di genere in costante crescita maggiormente accentuato nel periodo del lockdown, che nel corso del 2020 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuto dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle recenti disposizioni emanate a loro favore dalle disposizioni di legge del Codice Rosso. In particolare:

  • nr. 94 persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia;
  • nr. 255 persone denunciate per lesioni personali;
  • nr. 54 denunciate per percosse;
  • nr. 234 persone denunciate per minacce;

Solo nel corso del primo trimestre del 2021 si sono registrati i seguenti dati:

  • nr. 20 persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia;
  • nr. 54 persone denunciate per lesioni personali;
  • nr. 13 denunciate per percosse;
  • nr. 58 persone denunciate per minacce.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *