8/4/2021 – Anche oggi si è replicata la vergogna dele resse agli ingressi dei centri vaccinali con centinaia e centinaia di persone, per lo più anziani, costrette in coda al gelo, anche per un’ora. E’ il lato oscuro dell’agognata accelerazione delle vaccinazioni resa possibile dalle forniture di AstraZeneca. Una debacle dell’Ausl di Reggio Emilia dal punto di vista organizzativo, che non riesce neppure a organizzare le code, con assembramenti indecenti – con autentico rischio di contagio di fronte agli ingressi esterni – costringendo persino i centenari a raggiiungere i centri con i loro mezzi e a loro spese. Ieri il deputato di Fratelli d’Italia Gian Luca Vinci ha documentato con foto la situazione al centro vaccinale delle Fiere di Reggio, con la non gestione delle code e delle resse che si formano inevitabilmente agli ingressi. A ciò va aggiunto che le persone anziane devono attraversare al freddo e, nel caso, sotto la pioggia, un lungo tratto fra il pre-triage e il centro vaccinazioni vero e proprio.
Situazione analoga a Santa Vittoria di Gualtieri, dove il centro vaccinale, in sostituzione di quello di Guastalla, è stato inaugurato il 1° Aprile in pompa magna con musica e sconcertante assembramento delle autorità per le foto a beneficio dei media: una marchetta politica in piena regola pro-Pd.
A denunciare la situazione, una signora di più di 70 anni con diverse patologie, che questa mattina ha fatto un’ora di coda al freddo, ed è stata rispedita a casa perchè “non può fare l’AstraZeneca”.Ecco la cronaca raccontata da questa signora su WhatsApp.
[8/4, 15:40] Leggo sul Fatto : ” Vergogna Moratti Anziani in coda al gelo”‘. Ecco come ho vissuto io l’esperienza del vaccino, non in Lombardia ma in Emilia, a Santa Vittoria . Più di un’ora al gelo e al vento in una coda di circa 80 persone o più, ammassate per guadagnare un passo in avanti, tutte in piedi. Due sole seggiole sotto il porticato, ma nessuno si fidava a lasciare la fila.
[8/4, 15:44] Davanti all’ingresso un cartello : “Controllare la data e l’ora dell’ appuntamento.” Valeva solo il momento dell’arrivo.
[8/4, 15:45] Si rischiava la bronchite o il contagio.
[8/4, 15:48] Chissà perché ho pensato a Reparto C, di Solgenitsin….Siberia e soviet
[8/4, 15:50] Dopo più di un’ora toccava a me. Responso : allergie , rischi vari. Il medico non poteva vaccinarmi con AstraZeneca….
[8/4, 15:53]Chiedo che mi inoculi un altro vaccino, a sua discrezione. Mi risponde no, oggi c’ è solo AstraZeneca.
[8/4, 15:54] Me ne vado amareggiata , chiedendo quando sarò richiamata. Mah, forse fra due mesi.
Inevitabile l’appello al presidente della Regione Bonaccini, che non si risparmia personalmente per far marciare il meglio possibile la campagna vaccinale: intervenga di persona per far cessare queste situazioni indegne, è solo questione di organizzazione. E nel caso rispedisca a casa non le persone senza vaccino, ma i dirigenti incapaci anche di mettere ordine in una fila.