16/4/2021 – Processo strage di Bologna: è subito scontro sul “frame” che ritrae una persona molto somigliante a Paolo Bellini in stazione la mattina de l2 agosto 1980, pochi minuti prima dell’esplosione.
Gli avvocati Manfredo Fiormonti e Antonio Capitella, difensori di Paolo Bellini, hanno chiesto una perizia immediata sul video girato da un turista tedesco quella mattina sul primo binario. Secondo la difesa l’uomo ripreso non è Bellini, e per questo, oltre a chiedere una perizia immediata, domandano che sia discussa immediatamente, in deroga all’ordine con cui di solito vengono prodotte le prove in dibattimento, perché se dovesse emergere che l’uomo inquadrato non è Bellini, “il processo – spiegano – prenderebbe un’altra piega“, almeno per quanto riguarda la posizione del killer reggiano,da anni collaboratore di giustizia.
I difensori di Bellini, inoltre, avevano chiesto, tramite un consulente della difesa, una nuova perizia sul fotogramma della pellicola Super 8, già agli atti del processo, che immortalerebbe, secondo la Procura generale, l’imputato. Per la difesa, una perizia maggiormente avanzata dal punto di vista tecnologico evidenzierebbe che l’uomo non è Bellini per via della mancanza di una cicatrice sotto il labbro che l’imputato ha da sempre.
Alla richiesta però si è opposta la Procura generale, sottolineando come il video non sia l’unico elemento di prova a carico di Bellini. Inoltre, la consulenza in questione non è stata depositata, e dunque le altre parti non hanno potuto leggerla. La Corte d’assise deciderà sulla perizia, oltre che sui testimoni e sulle prove da acquisire, nel corso dell’udienza del 26 aprile.
FONTE: ADN KRONOS
CARMINATI, ADRIANA FARANDA, IL GENERALE MORI E L’EX CAPO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA TRA I TESTIMONI DELLE PARTI CIVILI
Tra i 214 testimoni indicati nella delle parti civili, nell’ambito del nuovo processo sulla Strage del 2 agosto 1980, compaiono anche Massimo Carminati, condannato a 10 anni nel processo di appello bis al Mondo di mezzo, Maurizio Abbatino, ex capo della Banda della Magliana, l’ex Br Adriana Faranda, il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, l’ex Nar Gilberto Cavallini, l’ex generale del Ros Mauro Mori, l’ex magistrato Gherardo Colombo e la segretaria di Licio Gelli Nara Lazzarini. La lista, con 214 nomi, alcuni deceduti, riguarda i teste chiesti dalle parti civili, mentre quelli indicati dalla Procura generale sono 184.
Il collegio dell’Assise presieduto da Francesco Maria Caruso deciderà il 26 aprile riguardo ai testimoni da ammettere . Poi dal 28 aprile il dibattimento procederà con due udienze a settimana, il mercoledì e il venerdì. Nello specifico, la testimonianza di Abbatino riguarderà non solo i legami tra la Magliana e l’estrema destra romana, ma potrebbe contribuire a fare luce sulla vicenda del Banco Ambrosiano, a cui secondo la Procura Gelli e la P2 avrebbero sottratto il denaro con cui fu finanziata la Strage. Carminati, invece, sarà sentito sui suoi rapporti con Valerio Fioravanti mentre Faranda è stata inserita tra i teste perché occupò l’appartamento di via Gradoli 96, uno di quelli amministrati da Domenico Catracchia, a sua volta imputato nel processo.