14/4/2021 – L’imprenditore reggiano Claudio Guidetti, uno dei principali esportatori di Parmigiano Reggiano in Nord America e nel Far East, ha ceduto a Granarolo spa il 60% di Mulino Formaggi srl. L’operazione è stata formalizzata nel mese di marzo, Granarolo, che aveva il 40%, ha così acquisito la totalità delle quote di Mulino Formaggi.
Guidetti mantiene saldo il controllo di Mulino Alimentare Spa di Parma, che trasforma una quota importante di grattugiato Dop, delle punte e delle monoporzioni in vendita nei supermercati del Canada, degli Stati Uniti, della Corea e altri Paesi del mondo.
Mulino Formaggi nasce a Parma nel 2018 in seguito all’incontro di due realtà fortemente presenti sul territorio e specializzate nel confezionamento e nella commercializzazione di formaggi duri italiani nel mondo: appunto Mulino Alimentare che fa capo a Claudio Guidetti) e Gennari Italia, controllata al 100 % da Granarolo.
Lo stabilimento di Parma, sottolinea una nota, rappresenta oggi uno strumento strategico per lo sviluppo commerciale della business unit formaggi duri di Granarolo, in particolare per quanto concerne il Parmigiano Reggiano Dop, al quale si affianca la linea di prodotti Granarolo Quattrocento, formaggio duro italiano prodotto con latte della filiera Granarolo.
Lo stabilimento “dispone di una capacità produttiva importante e offre tutte le migliori tecnologie di confezionamento per soddisfare i mercati più esigenti e lontani e le varie occasioni di consumo”.
“Proseguiamo nel percorso di consolidamento tracciato lo scorso anno con Venchiaredo – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo- L’operazione Mulino Formaggi ha già prodotto risultati e sinergie importanti sul piano industriale e permette a Granarolo di dare seguito al Piano Industriale 2021-2023 che prevede, tra l’altro, una focalizzazione su latte e derivati nel segno della sostenibilità, maggior efficientamento produttivo e una maggior specializzazione degli stabilimenti. Cresce in questo modo la presenza di Granarolo in una regione a importante vocazione produttiva. L’acquisizione ci consentirà di andare all’estero con prodotti richiesti, soprattutto sui mercati internazionali e altamente riconoscibili”.