14/4/2021 – Dovrà rispondere del reato di interruzione di pubblico servizio un donna di 28 anni che nei giorni scorsi è stata denunciata dalla Polizia locale di Reggio Emilia per aver gettato in un cassonetto quasi 1.500 lettere destinate a cittadini di Reggio e provincia. E’il terzo caso di abbandono di grossi quantitativi di corrispondenza non recapitata scoperto in poco tempo grazie alle segnalazioni dei cittadini.
La brutta storia ha avuto inizio a fine gennaio, quando un cittadino ha notato, all’interno di un cassonetto per la raccolta della carta posto in via Saba, numerose buste ancora chiuse e ha quindi segnalato il fatto alla Polizia locale che, intervenuta sul posto, ha trovato centinaia di lettere ancora sigillate, mai consegnate ai rispettivi destinatari. Ha inoltre notato, sotto gli strati di carta straccia presenti nel contenitore, alcuni scatoloni. Si è così reso necessario l’intervento degli operatori di Iren per rimuovere il cassonetto e consentire il recupero di tutta la corrispondenza buttata. Una volta passato al setaccio il materiale sono state recuperate altre 1.000 lettere ancora legate con l’elastico in decine di blocchetti, per un totale di 1.450 missive mai consegnate.
Gli agenti, grazie alla collaborazione della ditta incaricata della consegna, hanno individuato la dipendente responsabile del fatto, una 28enne residente in città. La donna, che con il suo gesto ha perso il posto di lavoro, è stata convocata nei giorni scorsi dalla Polizia locale che l’ha denunciata per interruzione di pubblico servizio.
Luigi
14/04/2021 alle 22:15
Pensare che a causa di questi delinquenti i poveri destinatari sono costretti a pagare penali e interessi per notifiche di pagamento non pervenute. Dovrebbero pagare questi delinquenti le conseguenze dei loro misfatti