18/4/2021 – Il mittente era un indirizzo inesistente (quello carabinieri val d’Enza), e la mail conteneva l’invito formale a comparire alla caserma dei carabinieri di San Polo d’Enza per essere sentito dai carabinieri. E come firma, il nome e il cognome del vero comandante della stazione sampolese. Grazie all’attacco informatico, meglio noto come spoofing, nel quale vengono applicati diversi modi di falsificazione dell’identità (spoof), un operaio di 21 anni residente a Bibbiano ha inteso giocare uno scherzo a un suo ex compagno di scuola, un 20enne abitante a San Polo d’Enza, che naturalmente ha abboccato.
Il giovane si è così presentato ai carabinieri di San Polo d’Enza con la mail, che riportava il dominio @carabinieri.it esclusivamente in uso ai vari reparti dell’Arma, con l’invito relativo a indagini in corso che lo riguardavano. In caserma ha quindi scoperto dal vero Maresciallo che nessuna mail era stata a lui indirizzata e tantomeno gli stessi carabinieri dovevano sentirlo. Tuttavia ipotizzandosi il reato di sostituzione di persona i carabinieri sentivano il 20enne in merito ai fatti avviando le relative indagini. Preliminarmente veniva accertato che la mail, contenente come mittente un indirizzo fasullo, era stata inviata per il tramite di un portale che consente di indicare quale mittente un qualsiasi indirizzo mail, seppur inesistente. Grazie all’acquisizione dei file di log, i carabinieri risalivano al traffico telematico sull’IP analizzato e quindi a una serie di utenze telefoniche su cui si concentravano le attenzioni investigative. In particolare venivano ritenute utili alle indagini le utenze telefoniche intestate a soggetti residenti in provincia di Reggio Emilia con particolare riguardo alla Val d’Enza, compresa quella dell’operaio indagato, riconosciuto dalla vittima come un suo ex compagno di scuola.
Lo scherzo è costato al suo autore una denuncia penale per sostituzione di persona.