21/4/2021 – Affare Ferrarini: il Pd si schiera con decisione a sostegno della cordata Bonterre-Gsi attraverso una nuova interrogazione alla giunta regionale firmata dal consigliere Luca Sabattinisulle vicende del gruppo di Rivaltella conteso fra bonterre e cordata Pini. Sabattini chiede appounto alla giunta di intervenire sul governo per “delucidazioni” sia in merito alla cordata Pini e in particolare all’intervento di Amco, bad bank del Ministero dell’Economia, sia in merito alfatto che la famiglia Ferrarini “in questo stato di incertezza” contioniui a gestire l’azienda.
“Ci sono al momento due proposte di concordato presentate al tribunale fallimentare di Bologna – ricapitola il consigliere dem – La prima è quella della cordata di Bonterre – Grandi Salumifici Italiani, Opas, HP con il sostegno di Intesa e Unicredit, che ha ricevuto l’apprezzamento di tutti gli stakeholder italiani del settore, a partire da Coldiretti e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. La seconda prevede che il prossimo proprietario dell’azienda di Rivaltella sia il gruppo Pini, sostenuto dalla società pubblica Amco e, su entrambi i soggetti, le perplessità sono diverse”.
“Perché – sottolinea Sabattini – ben differenti sarebbero le ricadute derivanti da quale cordata rilancerà la Ferrarini, dato che, a proposito del progetto proposto da quella facente capo a Pini, si teme una secca delocalizzazione, mentre la cordata Bonterre-Intesa Sanpaolo presenta un forte legame col nostro paese e col nostro territorio ed ha espresso l’impegno di far diventare il polo produttivo Grandi Salumifici Italiani di Reggio Emilia come il maggiore del Gruppo Bonterre. Tale soluzione, inoltre, non può che risultare più gradita ai creditori, perché Pini pagherebbe solo a fronte del successo di un piano industriale lungo 7 anni, a differenza del gruppo emiliano- romagnolo, pronto a mettere in campo la sua forza finanziaria, anche con fideiussioni bancarie e depositi immediati, di oltre 50 milioni”.
“Non ho mai fatto mistero, dopo aver approfondito nei mesi la vicenda, di preferire la proposta di Bonterre, perché centrata sulla valorizzazione della filiera territoriale emiliano romagnola in tutte le sue parti; tuttavia in una competizione la cosa più importante non sono le preferenze, ma il fatto che non vi siano distorsioni – aggiunge il consigliere – Quindi penso che la Regione debba intervenire nuovamente presso il Ministero dell’Economia e Finanze oltre a quello dell’Agricoltura, richiedendo ulteriori delucidazioni.
“NON C’E’ CHIAREZZA SULL’INTERVENTO DI AMCO”
Amco, infatti, è una società finanziaria pubblica e non è ancora chiaro, anche dopo un’audizione parlamentare, come mai abbia scelto di partecipare al salvataggio della società Ferrarini sostenendo un privato, le cui principali attività economiche si svolgono all’estero, invece di rafforzare una cordata italiana di sistema, appoggiata da tutte le associazioni di categoria, che vede capofila un’eccellenza italiana come il Gruppo Bonterre e che può contare sul sostegno delle due principali banche italiane”.
E conclude: “Ai dipendenti di Ferrarini devono arrivare rassicurazioni. Da mesi invece giungono preoccupanti notizie secondo le quali sindacati, delegati e lavoratori sarebbero stati spinti a prendere posizione circa la crisi del gruppo e a schierarsi a sostegno di una delle due proposte messe in campo per rilevare l’azienda, precisamente la proposta Pini, quella appoggiata dalla Famiglia Ferrarini, la proprietà uscente e che continua in questo stato di incertezza a gestire l’azienda. E anche su questo aspetto, penso che le Istituzioni debbano intervenire per fare chiarezza”.
Alessandro
22/04/2021 alle 19:42
Tonnellate di articoli, reportage, interrogazioni parlamentari,lettere e letterine,ma la magistratura dov’è??? Cosa fanno i giudici??? Possibile che dopo tre anni a pagare siano sempre e solo le vittime ??? Vogliamo darci una mossa???