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Ma quale Dad se internet non va
La scuola di Gavassa senza una connessione decente
“Che ci sta a fare questo sindaco?”

6/3/2021 – E vabbè, le scuole sono chiuse, ma la DAD, come si può fare la DAD se la connessione internet cade ogni momento? La domanda sorge spontanea, così diceva Lubrano, di fronte al fatto che una scuola chiede inascoltata da anni una connessione dignitosa. Niente da fare, il Comune fa il nesci, o è in tutt’altre faccende affaccendato. Così ci pensano le rappresentanti dei genitori della scuola primaria di Gavassa e dell’istituto Galileo Galilei, a Reggio Emilia a rifilare un metaforico quanto sentito sberlone alla Giunta del capoluogo (per inciso la stessa amministrazione che proprio a Gavassa ha dato via libera al gigantesco impianto di trattamento rifiuti di Iren) .

Cartello di protesta alla scuola di Gavassa


Scrivono i genitori: “A distanza di un anno dall’inizio di una pandemia che ha messo in evidenza l’importanza delle tecnologie informatiche e delle connessioni quali strumenti di lavoro e di contatto sociale, ci troviamo oggi a sottolineare il fallimento del Comune di Reggio Emilia e della sua Amministrazione nella cura del suo territorio e dei servizi essenziali erogati ai cittadini, in particolare quello della scuola e del diritto all’istruzione.
Una semplice connessione internet moderna è, infatti, quanto di più scontato e necessario per svolgere una didattica al passo con i tempi, anche in situazioni normali, e oggi, più che mai, per garantire il servizio di Didattica a Distanza (DAD) reso obbligatorio dall’attuale situazione dei contagi
. Eppure, nell’epoca in cui arrivano le immagini da Marte, nella scuola elementare di Gavassa la connessione internet rimane una chimera nell’indifferenza del Comune di Reggio Emilia.
Le accorate richieste di genitori ed insegnanti rivolte al Comune sono rimaste a lungo inascoltate e così, oggi, ad un anno dall’inizio della pandemia, di fronte ad una nuova chiusura delle scuole, il plesso di Gavassa continua ad essere senza una connessione Internet in grado di supportare la DAD. Non sappiamo, quindi, se i nostri figli potranno avere il diritto di usufruire della DAD a causa di un problema tecnico che il nostro Comune non si è degnato di risolvere in tutti questi mesi. Questa volta, infatti, la DAD non è giunta all’improvviso, cogliendo tutti impreparati, come nel marzo scorso, ma era purtroppo prevedibile. Ci chiediamo, quindi, perché chi avrebbe dovuto essere garante del diritto allo studio non ha fatto nulla per non farci trovare impreparati oggi.
Dopo anni di richieste di una connessione internet adeguata e moderna nell’edificio scolastico, rimarcate dalla stessa scuola al Comune, ma senza successo, è dallo scorso marzo che i genitori dei bambini che frequentano la scuola di Gavassa, anche attraverso il Consiglio di Istituto, hanno chiesto agli enti preposti, al Sindaco e all’Assessore Curioni un intervento risolutivo, per evitare di arrivare lo scorso settembre impreparati all’inizio dell’anno scolastico, consapevoli che l’uscita da questa pandemia sarebbe stata lunga.
Potevamo e dovevamo farci trovare pronti. Ma ancora oggi non lo siamo. Così, dopo diversi ragazzi e classi in quarantena nello scorso autunno, oggi siamo di nuovo qui a piangere perché le scuole sono chiuse e per una connessione internet che non è in grado di reggere e garantire la didattica a distanza per tutte le classi e, quindi, il diritto all’istruzione dei nostri figli.
Non entriamo nel dettaglio dello scandaloso rimpallo di responsabilità tra gli uffici del Comune di cui siamo
stati testimoni in questi mesi, adducendo a problemi tecnici e strutturali e rimandando la soluzione alla fantomatica connessione “Lepida”, forse disponibile non prima di fine anno 2021. Peccato che la DAD deve iniziare adesso e che le quarantene non sono purtroppo programmabili.
Sicuramente il Sindaco, per non riuscire nemmeno a rispondere alle lettere e alle richieste inviate, sarà stato impegnato su altri fronti e su priorità ben più importanti di una semplice connessione internet per la formazione di un centinaio di bambini che frequentano la scuola primaria di Gavassa.
Ci chiediamo allora, davvero con rammarico, ora più che mai, qual è il ruolo del nostro Sindaco e quale invece dovrebbe essere, se non quello di tutelare i diritti dei cittadini, soprattutto dei più piccoli. E quale diritto, più di altri, deve essere difeso, se non il diritto all’istruzione e alla cultura
. (Le rappresentanti dei genitori nella Scuola Primaria di Gavassa e nel Consiglio di Istituto Galileo Galilei)

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