DI PAOLO COMASTRI
2/3/2021 – Que c’est triste Venise, com’è triste Venezia… cantava l’indimenticabile Charles Aznavour.
Pure malinconica, mesta e desolata per i colori granata che in laguna, per come si era messa la partita, lasciano punti pesantissimi con una sconfitta, 2 – 1, che, eufemisticamente, lascia amaro in bocca in quantità industriali.
Davvero tanti rimpianti per i primi 45′ ben giocati, per l’occasione fallita da Zamparo a 37 secondi dalla fine e soprattutto per il rigore fischiato contro la Reggiana al 44mo dall’arbitro Campione (!!??) di Pescara in seguito al fallo, inesistente, commesso da Lunetta su Esposito.
I granata interrompono così la serie positiva di tre gare senza sconfitte e, automaticamente, si ferma anche la serie di altrettante partite senza subire reti conclusasi così a quota 315′.
La Reggiana si presenta al “Pier Luigi Penzo” assai modificata rispetto alla sfida di 74 ore prima con la Salernitana; fuori Kirwan, Siligardi, Radrezza e Martinelli, dentro Gyamfi, Lunetta, Pezzella e Costa.
Il primo tempo è sicuramente positivo per la Reggiana, che inizia bene e concede pochissimo al Venezia parso sorpreso dal gioco granata; Lunetta è ispirato ma è Pezzella a lanciare Libutti, che ritrova il gol che gli mancava da tre anni: l’ultimo era con la maglia della Triestina contro l’AlbinoLeffe guidato allora da Alvini (17 febbraio 2018, finì 2-1 per i giuliani in Serie C).
Lunetta è bravo a perforare nella prima parte di gara, bucando la difesa di un Venezia che fatica a ingranare; il giocatore scuola Atalanta dopo il buon inizio si vede protagonista del, presunto, fallo da rigore su Esposito a fine primo tempo che Aramu trasforma per il suo quinto sigillo stagionale.
Inizio ripresa a favore dei lagunari, che chiudono la Reggiana nella propria metà campo.
Doppia traversa colpita in cinque minuti da Aramu prima (punizione) e Forte (colpo di testa da corner).
Il Venezia preme, la Reggiana chiude ma regge fino al 28′: il passaggio in area del neo entrato Johnsen, l’involontaria deviazione di Gyamfi serve Aramu che insacca da pochi passi.
La Reggiana continua a provarci: è Zamparo, a 37 secondi dalla fine, a esaltare Pomini; occasione davvero d’oro buttata al vento.
Qualche secondo e fischio finale; gioisce dell’ex Paolo Zanetti, che nei precedenti tre match non aveva mai battuto la Reggiana.
VENEZIA-REGGIANA 2-1
MARCATORI: 20′ pt Libutti (R), 46′ pt Aramu (V) su rig.; 29′ st Aramu (V)
VENEZIA (4-2-3-1) Pomini; Mazzocchi, Svoboda, Ceccaroni, Ricci (44′ st Felicioli); Fiordilino, Maleh; Aramu (44′ st Modolo), Esposito (27′ st Johnsen), Di Mariano (34′ st Dezi); Forte (44′ st Bocalon). Panchina: Maenpaa, Ferrarini, Carotenuto, Molinaro, Cremonesi, Taugoderdeau, Bjarkason, St Clair. Allenatore: Paolo Zanetti.
REGGIANA (4-2-3-1) Venturi; Libutti, Ajeti, Gyamfi, Costa (20′ st Espeche); Del Pinto (1′ st Siligardi), Varone (34′ st Zamparo); Lunetta, Pezzella (21′ st Radrezza), Laribi (22′ st Kirwan); Mazzocchi. Panchina: Voltolini, Rozzio, Kirwan, Cambiaghi. Allenatore: Massimiliano Alvini.
ARBITRO: Camplone di Pescara (Giorgio Peretti e Marco Della Croce). Quarto uomo: Daniel Amabile di Vicenza.