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Baby-pusher al tempo della pandemia
Ragazzino di 14 anni e due sedicenni spacciatori a Brescello

25/3/2021 – Lo spaccio di droga sempre più vicino all’età infantile. I carabinieri di Brescello hanno denunciato alla procura dei minorenni di Bologna due ragazzi di 16 anni e uno di soli 14 anni: si è scoperto che da marzo del 2020, in coincidenza con l’inizio della pandemia, i tre si sono dedicati alla compravendita di marijuana poi ceduta a un bel giro di clienti giovanissimi della bassa reggiana e mantovana, per lo più minorenni ma qualcuno anche maggiorenne.

A documentarlo l’attività investigativa dei militari di Brescello, partiti dalla denuncia di un genitore che ha riferito di due sedicenni che avevano venduto la marijuana a suo figlio adolescente: sono stati individuati una decina di loro clienti abitualim e sempre nel corso dell’indagine mhanno acquisito elementi di responsabilità per lo stesso stesso reato di spaccio anche nei confronti di un ragazzino di 14 anni. I tre sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minori di Bologna con l’accusa di spaccio di stupefacenti.

La piazza di Brescello con la statua di Peppone

A ridosso di Natale avevano pizzicati i due baby pusher sedicenni con alcuni grammi di marijuana. Da lì la ricostruzione dei loro contatti con i coetanei, i quali hanno ammesso di essere clienti dei due. Infine il coinvolgimento del quattordicenne. L’analisi delle chat hanno rivelato che gli indagati utilizzavano messaggi “cifrati” sulle piattaforme WhatsApp, Telegram e Messenger. Inoltre erano abbastanza “scafati” da nascondere la droga da vendere in luoghi all’aperto.

Li ha traditi la spavalderia di farsi vedere dagli amichetti mentre vendevano la droga, e di falsi filmare e fotografare mentre fumavano gli spinelli.

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