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Addio ad Antonio Olivo imprenditore, cantautore, ex consigliere comunale Pd
Il popolare menestrello di Cutro è morto a 72 anni

15/3/2021 – Addio ad Antonio Olivo, impresario edile, cantautore e famoso “menestrello” della comunità cutrese, ex consigliere comunale del Pd a Reggio Emilia. Olivo, per tutti Tonino, si è spento la sera di giovedì scorso, 11 marzo, nella sua casa di San Prospero, dopo aver combattuto per anni contro una malattia che alla fine non gli ha lasciato scampo. aveva 72 anni.

Legato a Reggio come una seconda patria, ma con il cuore sempre nella terra natale, era stato fra i promotori della via intitolata alla Città di Cutro. Nel città degli scacchi, centro dell’emigrazione calabrese nel reggiano, negli anni Duemila Olivo aveva aperto anche una emittente televisiva locale.

Antonio Olivo

DI ANTONIO MIGALE

Imprenditore, cantante e autore di canzoni popolari, e consigliere comunale di Reggio Emilia, nelle fila del Pd, dal 2004 al 2014 con la giunta di Graziano Delrio. A Piangere Tonio Olivo sono tutti i cutresi e gli emigrati e quanti lo hanno conosciuto, ai quali ha regalato un’amicizia generosa e le sue canzoni ricche di umanità.

Era nato a Crotone nel 1948. Nella città di Pitagora, alla quale ha dedicato l’ultima sua canzone, ha vissuto i primi anni di vita. All’età di tre anni perde il padre per una brutta polmonite e si trasferisce a Cutro con la madre. Cresce in fretta Tonino, e poco più che quindicenne parte per Reggio Emilia, terra promessa di tanti giovani validi di Cutro. Una lotta contro il tempo per accumulare denaro e migliorare le proprie condizioni di vita e realizzare i propri sogni.

A 16 anni in un supermercato scopre le sue qualità canore. Vince un concorso cantando, su una base musicale, un brano di Gianni Morandi, “La fisarmonica”. L’amore per la sua Cutro e per Reggio Emilia e la vita da emigrante saranno i temi che narrerà nelle sue canzoni per tutta la sua esistenza. Amico di Mario Merola e Mino Reitano con il quale ha fatto anche degli spettacoli.

Non aveva ancora la patente, quando prese il suo primo lavoro in proprio. Muri da intonacare a 300 lire al metro. E Tonio ogni mattina raggiunge Santa Vittoria in bicicletta. Con i frutti di quel lavoro comprerà la sua prima auto, un 850 della Fiat che non può ancora guidare.

Tonino Olivo con Gianni Morandi

Nel 1978, insieme a Salvatore Caccia e Mico Ameglio comprano un mattonificio industriale a Cutro da un certo Moccia di Napoli. 260 milioni di lire il costo del capannone per costituire l’O.C.A., un’impresa che darà lavoro ad oltre 50 famiglie cutresi. Ma un investimento azzardato spinto dall’amore per la propria terra che non avrà l’epilogo sperato.

Negli anni 80 ritornerà a Cutro dopo aver realizzato in dimensioni più ridotte “ Il piccolo Marabu” un clone di una delle più belle e grandi discoteche d’Europa, Il Marabu’ di Reggio Emilia che alla fine degli anni 70 aveva preceduto “la Febbre del sabato sera” . Sarà di ritorno a Reggio Emilia alcuni anni dopo.

L’amore e il legame con le sue radici non lo abbandoneranno mai. Negli anni duemila, sempre a Cutro, aprirà un’emittente televisiva, Rete Azzurra.

Il forte legame con le radici troverà conferma nel 2004 quando vien proposto come candidato al consiglio comunale di Reggio Emilia. Entrerà in Sala Tricolore tra i primi eletti. Riconfermato nel 2009 si adopererà per le varie problematiche dei cittadini emigrati della Calabria e si batterà ed otterrà una via intestata a Cutro.

Aveva sempre intrecciato l’attività politica con la passione per la musica e sempre rimanendo legato alla sua gente e ai suoi amici di sempre, con i quali ha condiviso la passione per la musica allietando le serate dei tanti emigrati di svariate generazioni sparsi in terra emiliana e dintorni.

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