DI ALESSANDRO RANIERO DAVOLI*
6/2/2021 – Oggi, 5 febbraio, la porta del reparto Cardiologia del Santa Maria Nuova è ancora rotta: bloccata in apertura! Sono passati venti giorni dalla prima denuncia pubblicata da Reggio Report, ancora di più dalle proteste del personale medico e infermieristico con i piani alti dell’Ausl.
A due metri dalla porta di Cardiologia spalancata giorno e notte vi è la grande porta scorrevole automatica che dà all’esterno, sulla postazione “drive through” per i tamponi, dove in automobile vengono testati ogni giorno centinaia di cittadini reggiani, infilati i tamponi in gola e nel naso, estratti con muco e poi chiusi nelle provette e inviati in laboratorio.
Da uno su dieci a uno su venti sono infetti da virus Covid-19.
La mattina del 15 gennaio scorso ho assistito alla scenetta del tecnico, reparto manutenzione, che veniva pressato da personale sanitario, (uno era un cardiochirurgo), perché la porta del reparto non era stata ancora riparata. I medici erano e sono preoccupati del rischio di contagio, per i pazienti, (cardiopatici) e per il personale del reparto.
La risposta incredibile, (dopo settimane) ma vera: “devo aspettare che il preventivo venga approvato” ! Dalla rottura della porta è passato ora più di un mese. Che cosa aspetti la direzione dell’Ospedale Santa Maria Nuova ad approvare la spesa di poche centinaia di euro, per prevenire un possibile cluster infettivo, su pazienti particolarmente vulnerabili, è un particolare che sfugge al buon senso e alla mia comprensione.
Un messaggio alla Procura di Reggio Emilia: aprire un fascicolo di indagine, no?
*Consigliere comunale, capogruppo, Castelnovo Monti – Consigliere Unione Montana dei comuni dell’Appennino reggiano
Roberto cavana
06/02/2021 alle 14:02
Poi danno la multa all invalido che va a prendere un caffè
Paolo
07/02/2021 alle 10:28
Un bel gioco al massacro. Almeno mettano all’ ingresso dei dispositivi per nebulizzare nell’ aria dell’ amuchina.