8/2/2021 – Quando a subire minacce e insulti è la “non sinistra” il buonismo non va più bene, e invece porte spalancate all’odio. E’ la lezione, peraltro non nuova, confermata dalla seduta di oggi del consiglio comunale di Reggio Emilia che, riunito in videoconferenza, ha respinto con un voto compatto della maggioranza il documento urgente presentato dal consigliere della Lega Roberto Salati per chiedere le dimissioni del consigliere Pd De Lucia e del presidente Fcr Andrea Capelli (già capogruppo del Pd), a seguito del fetido spettacolo degli insulti su Facebook all’indirizzo della manifestazione per la Giornata del Ricordo.
Manifestazione andata in scena sabato in piazza Prampolini e dedicata a Norma Cossetto, in aperta polemica col blocco surrettizio dell’intitolazione di una strada di Reggio alla giovane martire istriana, torturata, violentata e gettata viva in una foiba dai partigiani comunisti titini .
Salati ha motivato la richiesta di dimissioni di De Lucia e Capelli proprio per i commenti “ospitati” sulle loro bacheche di Facebook. Affermazioni inqualificabili, documentate già sabato da Reggio Report, come “Sempre detto che sulle colline carsiche c’era
ancora un sacco di posto“, oppure “vedi cosa succede a lasciare i
lavori a metà?” e altre piacevolezze del genere.
Parole che Salati ha definito “un’inaccettabile istigazione all’odio”, con la richiesta al sindaco e alla Giunta di prendere con chiarezza le distanze. Nel mirino dell’esponente
del Carroccio, inoltre, il post di Capelli, presidente delle Farmacie nominato dal sindaco Vecchi, che aveva scritto fra l’altro:
“Non abbiamo avuto il nostro processo di Norimberga. Non abbiamo
mai finito di defascistizzare l’Italia“.
De Lucia, sottolineando di non essere responsabile per frasi
scritte da altri, ha puntualizzato: “Sabato mattina ho ricevuto
diverse segnalazioni dai cittadini sulla manifestazione in corso
e ho cercato solo di capire cosa fosse l’iniziativa e se era
autorizzata”. Una giustificazione a cui non crede nessuno, visto alla manifestazione ha partecipato anche il presidente Matteo Iori – dello stesso partito di De Lucia – in rappresentanza di tutto il consiglio comunale. E’ finita che la proposta di Salati ( un ordine del giorno
urgente da inserire in coda alla discussione del
Consiglio) non è stata neppure ammessa, respinta in modo
compatto dalla maggioranza. A conferma che a Reggio Emilia si respira ancora l’afrore della guerra civile.
Nei 5 Stelle, favorevoli a discutere la mozione con le opposizioni, si è astenuto il capogruppo Gianni Bertucci.
In mattinata, il portavoce di Fratelli d’Italia, l’ex consigliere Marco Eboli , aveva chiesto al sindaco Vecchi di revocare Andrea Capelli dalla presidenza delle Farmacie comunali riunite.
Gigio
08/02/2021 alle 23:20
È solo questione di tempo . Una volta eliminate le ultime sacche di ignoranza e analfabetismo ,il comunismo sparirà. Sarà una grande festa .