28/2/2021 – Da lunedì 1° marzo in tutti i Comuni sotto i 30 mila abitanti della Regione Emilia-Romagna entra in vigore il blocco alla circolazione per i veicoli privati euro 0 ed euro 1 nei centri abitati, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, insieme ad una serie di altre restrizioni in tema di riscaldamento, agricoltura e allevamenti.
Provvedimenti che interessano anche gli otto comuni dell’Unione Bassa Reggiana che da tempo stanno lavorando in modo coordinato con l’assessore regionale Irene Priolo nell’ambito di uno specifico tavolo di lavoro dove si riuniscono gli assessori all’ambiente dei comuni interessati: Nizzoli di Boretto, Gemma di Brescello, Maestri di Gualtieri, Lanzoni di Guastalla, Negri di Luzzara, Razzini di Novellara, Varuzza di Poviglio, Michelini di Reggiolo e il sindaco Carletti di Novellara che detiene anche la delega all’ambiente.
MOBILITÀ – A partire da lunedì 1 marzo e fino al 30 aprile 2021 in tutti i Comuni della pianura dell’Emilia-Romagna sotto i 30.000 abitanti, non potranno circolare i veicoli privati euro 0 ed euro 1 nei centri abitati dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. Sono esentati dai limiti i possessori di un solo veicolo per nucleo familiare, con Isee inferiore a 19mila euro, muniti di autocertificazione. Per verificare il rispetto delle misure di limitazione della circolazione, verranno rafforzati i controlli e le sanzioni in caso di violazione delle norme.
RISCALDAMENTO – È vietato utilizzare nei comuni sotto i 300 metri s.l.m, quindi in tutta l’Unione Bassa Reggiana, generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ad alto impatto emissivo e l’obbligo di ridurre la temperatura di almeno 1 grado fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali e fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali. La misura non si applica a ospedali e case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive.
ABBRUCIAMENTI – Fino al 30 aprile sono vietati gli abbruciamenti dei residui vegetali, agricoli o forestaliin tutti i comuni di pianura.
AGRICOLTURA E ALLEVAMENTI – In tutti i comuni di pianura è vietato lo spandimento dei liquami zootecnici senza interramento immediato o iniezione diretta al suolo.