8/1/2021 – A partire da Domenica 10 gennaio l’Emilia-Romagna entrerà in “zona arancione” insieme a Calabria, Lombardia, Sicilia e Veneto. La relativa ordinanza sarà firmata in serata dal ministro Speranza e resterà in vigore almeno sino al 15 gennaio, quando si concluderà la fase emergenziale stabilità dalll’ultimo Dpcm Conte per il periodo delle festività. Da domenica, dunque, nuove restrizioni da Piacenza a Rimini, con problemi di non poco conto per le attività commerciali e di ristorazione che dovranno ofrontare nuove restrizioni, e per chi si deve spostare tra le Regioni”.
Il passaggio dell’Emilia-Romagna in zona arancione è stata anticipato dal governatore Bonaccini nel corso di un collegamento con Mattino 5. Intervento criticato dal consigliere regionale Stefano Bargi della Lega:
“Fino a pochi giorni fa il presidente Stefano Bonaccini assicurava ai cittadini emiliano-romagnoli che avrebbe fatto di tutto per garantire alla nostra Regione la permanenza in zona gialla – dichiara Bargi – Ora ha cambiato idea? Il modus operandi del presidente Bonaccini ormai è sempre lo stesso: annunci in tv, ospitate, tante belle parole per imbonirsi i cittadini. Ma poi, come presidente della Conferenza Stato-Regioni, non fa sentire la sua voce. Anzi, acconsente a modifiche dei criteri di valutazione del rischio che mutano lo scenario da un giorno all’altro” .
Aggiunge il consigliere del Carroccio: “Il suo comportamento sta mettendo in grave difficoltà tutti quegli operatori economici che, dopo settimane di calvario dovute alle misure natalizie, contavano di riprendere l’attività dopo l’Epifania ma si trovano oggi, a un giorno dalla riapertura, a dover abbassare le serrande nuovamente per chissà quanto tempo ancora. E’ imbarazzante che, ancora una volta, nonostante le rassicurazioni di Bonaccini, bar e ristoranti non sappiano, se non con poche ore di anticipo, se devono aprire o meno”.