7/1/2021 – Ancora lutti nella Chiesa reggiana. Dopo la scomparsa a 90 di don Ercole Artoni, fondatore della Comunità Centro sociale Papa Giovanni XXIII di Villa Sesso, e di don Luigi Gianferrari parroco emerito del Preziosissimo Sangue a Reggio Emilia, ieri sera la Diocesi ha annunciato la scomparsa a 87 anni di don Ideo Iori, infermiere che fu ordinato sacerdote dal cardinale Giuseppe Siri: compagno di classe in seminario del cardinal Bagnasco, di cui è stato grande amico. Don Iori è spirato dopo un calvario di malattie e interventi chirurgici durato vent’anni.
I funerali don Artoni vengono celebrati questa mattina 7 gennaio alle 10,30 nella parrocchiale di Villa Cadè, quelli di don Gianferrari domani venerdì 8 gennaio alle 15 nella chiesa di Villarotta di Luzzara, dove la salma viene trasferita oggi dalla casa S. Giuseppe di Montecchio. In entrambi i casi sarà il vescovo Camisasca a a presiedere il rito delle esequie.
Nel primo pomeriggio del giorno dell’Epifania 2021 (6 gennaio), nella Casa del Clero “San Giuseppe” di Montecchio Emilia, è morto don Ideo Iori, sacerdote guastallese. Don Ideo si è spento pochi giorni prima del suo 87esimo compleanno che avrebbe festeggiato l’11 gennaio. Era nato nel 1934 a San Martino di Guastalla.
A causare la morte del sacerdote è stato un improvviso aggravarsi del suo stato di salute, senza alcuna attinenza con il coronavirus. Don Ideo negli ultimi vent’anni ha sofferto molto e ha subito oltre 30 interventi chirurgici. La malattia non gli ha però mai fatto perdere il sorriso. Anzi, per “festeggiare” il 25° intervento chirurgico, alcuni anni fa, fece preparare delle bomboniere che distribuì fra gli amici. “Era un sacerdote allegro e gioioso, contento della sua vocazione, ricorda monsignor Alberto Nicelli, vicario generale della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla. Ha vissuto la sofferenza come provvidenza e occasione di crescita”.
Nel giovane Ideo Iori hanno convissuto la vocazione al servizio al prossimo vissuta nella professione di infermiere e quella al servizio ai fratelli come sacerdote. Fino a quasi trent’anni ha prevalso in lui la chiamata al servizio degli ammalati tanto da farsi apprezzare come diligente infermiere professionale. Era diventato Caposala nel reparto di Chirurgia all’Ospedale San Martino di Genova. Fu anche infermiere assistente in sala operatoria.
All’inizio degli anni ’60, nel corso di una visita in Ospedale del cardinale Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, egli manifestò al porporato il suo desiderio di diventare sacerdote e il cardinale lo accolse in seminario a Genova. Ideo Iori frequentò la stessa classe di Angelo Bagnasco, che fu poi arcivescovo e cardinale a Genova, del quale divenne grande amico.
Don Ideo fu ordinato sacerdote a Genova il 5 marzo del 1966 e per riconoscenza nei confronti del cardinale Giuseppe Siri chiese al vescovo di Guastalla Angelo Zambarbieri di svolgere i primi anni di ministero a Genova (don Ideo apparteneva infatti al clero guastallese). Gli fu affidato l’incarico di vicario parrocchiale presso la parrocchia dei Santi Nazario e Celso nel comune di Arenzano a ovest di Genova.
“Ho conosciuto don Ideo; – afferma don Giorgio Noli, parroco di Arenzano – qui molti lo ricordano con affetto. Negli anni ’60 si è occupato di pastorale giovanile e oratorio”.
Nel 1971 don Ideo rientrò nella diocesi di Guastalla e l’amministratore apostolico, il vescovo Gilberto Baroni, gli chiese di svolgere il servizio di parroco presso la comunità di “San Rocco Confessore” a Villarotta di Luzzara. Ricoprì quell’incarico fino al 2003 accompagnando per un tratto anche la comunità di San Girolamo di Guastalla in qualità di amministratore parrocchiale (1999-2003). In Diocesi don Ideo ha svolto l’incarico di assistente di Ministranti e Chierichetti dal 1990 fino al 2000.
Dato l’aggravarsi del suo stato di salute, dal 2003, gli è chiesto di svolgere il servizio di collaboratore pastorale a Gualtieri e di cappellano presso la locale casa di riposo “Felice Carri”. “Ricordo che a Gualtieri”, aggiunge monsignor Nicelli, “mentre io ero parroco don Ideo ha trascorso tante ore in confessionale incrociando moltissime persone”.
Nel 2013, don Ideo chiede al Vescovo di tornare ad Arenzano per incontrare di nuovo quella comunità e proseguire nelle cure ospedaliere. “E’ tornato qui quando era già provato dalla malattia”, ricorda don Noli, “per svolgere il servizio di confessore e presiedere alcune liturgie. Tante persone, anche di recente, gli hanno manifestato la loro stima per il servizio che ha svolto e che ha dovuto interrompere nel 2018 per l’aggravarsi del suo stato di salute”.
Don Ideo dal 2018 era ospite della Casa del Clero “San Giuseppe” di Montecchio Emilia dove è deceduto. Il legame con Arenzano non si è però interrotto e a Montecchio ricordano un pullman di persone, proveniente dal comune ligure, venuto per salutarlo.
Giovedì 7 gennaio la salma di don Ideo sarà trasferita da Montecchio Emilia alla chiesa di Villarotta di Luzzara (in via Lanzoni) dove alle ore 18 sarà recitato il Rosario di suffragio.
Venerdì 8 gennaio, alle ore 15, sempre nella chiesa di Villarotta, il vescovo Massimo Camisasca presiederà la Celebrazione esequiale (nel rispetto delle misure anti-Covid i posti disponibili in chiesa sono 80). Al termine del rito i resti mortali di don Ideo Iori saranno sepolti nel vicino cimitero di Villarotta (in via Nino Bixio).
DON LUIGI GIANFERRARI
Un nuovo lutto ha colpito la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla all’inizio di questo anno, dopo la morte di don Artoni. Si tratta di un altro sacerdote novantenne, don Luigi Gianferrari, parroco emerito della comunità del “Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo” al Belvedere, in via Martiri della Bettola a Reggio Emilia.
Il decesso – a causa di un aggravamento generale delle condizioni di salute, nonostante un recente ricovero ospedaliero e senza attinenza con il coronavirus – è avvenuto intorno alle 9.30 di martedì 5 gennaio 2021, nella Casa del Clero “San Giuseppe” di Montecchio Emilia, ove don Gianferrari era ospite da circa un anno. Prima di trasferirvisi, il presbitero aveva scelto di continuare ad abitare nella canonica della “sua” parrocchia del Preziosissimo Sangue, che dal 2013 appartiene all’unità pastorale “Padre Misericordioso” insieme alle comunità di Coviolo e del Sacro Cuore a Baragalla.
Luigi Gianferrari era nato il 18 dicembre 1930 a Castellarano ed aveva ricevuto la consacrazione presbiterale il 19 giugno 1955. Fu vicario cooperatore a Mancasale (1955-1957) quindi a San Zenone (1957-1962). Negli anni Sessanta del secolo scorso animò il Centro studentesco “San Giorgio”, legato al movimento studentesco di Comunione e Liberazione, dapprima come assistente (1961-1964), poi come addetto (1964-1968); aveva conosciuto don Luigi Giussani e ne condivideva il cammino spirituale.
Nel 1968 don Luigi venne nominato parroco al “Preziosissimo Sangue”, incarico ricoperto fino al 2003; in seguito continuò a risiedere in questa comunità.
Don Mario Gasparini, compagno di classe in Seminario nonché di ordinazione di don Gianferrari, ricorda il confratello come un sacerdote dalla vita intensa, soprattutto nei rapporti con il mondo giovanile: in città seguiva molti studenti, che lo apprezzavano moltissimo.
“Come parroco – annota sempre don Gasparini – don Gianferrari ha speso la sua vita per il Preziosissimo Sangue, per lui inscindibilmente casa e parrocchia, una comunità storicamente caratterizzata per la formazione e l’inizio dell’attività dei primi diaconi permanenti reggiani, in servizio alla liturgia e alla pastorale familiare. Sotto la guida di don Luigi la comunità del Preziosissimo Sangue divenne un punto di riferimento per tutte le altre parrocchie della città: memorabili le Stazioni quaresimali, ben preparate e attivamente partecipate dai fedeli”.
Da ricordare anche i viaggi compiuti da don Luigi in Messico e Cile, che servirono ad arricchire la sua esperienza pastorale.
Nella mattinata di giovedì 7 gennaio la salma di don Luigi sarà trasferita dalla Casa della Carità “San Giuseppe” di Montecchio alla chiesa parrocchiale del “Preziosissimo Sangue”, dove lo stesso giorno alle ore 18 sarà recitato il Rosario di suffragio, seguito dalla celebrazione della santa Messa.
Nella medesima chiesa (i posti disponibili, per il rispetto delle misure anti-Covid, sono 100) avranno luogo i funerali, che saranno presieduti dal vescovo Massimo Camisasca venerdì 8 gennaio alle ore 9.30.
Don Gianferrari verrà sepolto a Castellarano nella tomba di famiglia.