2/12/2020 – Rimuovere immediatamente dal loro incarico i membri della Commissione toponomastica del comune di Reggio Emilia: lo chiede l’avvocato Claudio Bassi, vicepresidente vicario del consiglio comunale e consigliere capogruppo di Forza Italia in Sala del Tricolore , dopo il blocco da parte della stessa Commissione della procedura di intitolazione di una strada, come da delibera del consiglio comunale, alla martire istriana Norma Cossetto, studentessa universitaria torturata, violentata e gettata viva in una foiba dai partigiani titini, nell’ottobre 1943.
Dopo la rivelazione del verbale della Commissione del 27 ottobre – da parte di consiglieri Cinzia Rubertelli e Cristian Panarari – l’avvocato Bassi ha presentato una mozione per impegnare il sindaco e la Giunta, appunto a “rimuovere immediatamente tutti i componenti della Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Emilia”. Ciò perchè – osttolinea il capogruppo azzurro – si è configurata una “incomprensibile e gravissima intromissione” che ha leso la “legittima autonomia del consiglio comunale”.
Secondo Bassi, insomma, sospendendo la procedura di intitolazione della via, la Commissione ha ostacolato la libertà del Consiglio e il legittimo esercizio delle sue funzioni: cosa che non poteva fare.
Il caso, che sta suscitando numerose reazioni a livello nazionale a seguito dell’articolo di Reggio Report, approderà dunque in consiglio comunale, e tutti i gruppi dovranno in un modo o nell’altro prendere posizione.
La mozione Bassi sottolinea “che molti comuni italiani hanno già intitolato strade a Norma Cossetto e l’Universita di Padova a conferito a Norma Cossetto la Laurea Honoris causa; e che il conferimento della Medaglia D’Oro alla sua memoria “è frutto di un rigoroso e approfondito studio e di un severo iter procedurale della Presidenza della Repubblica Italiana” .
Dato atto – continua la mozione – “che la Commissione Toponomastica del comune di Reggio Emilia ha bloccato l’iter procedurale in attuazione della delibera del consiglio comunale, per questioni di merito, argomentando su presunte inattendibilità delle notizie riguardanti la cattura e l’uccisione della martire Norma Cossetto “; l’avvocato Bassi rimarca come “tale incomprensibile e gravissima intromissione va a scalfire la piena Autonomia del Consiglio comunale, legittimamente eletto, nonchè va a porre in dubbio la rigorosa attività svolta dalla Presidenza della Repubblica in sede di conferimento della Medaglia d’Oro al Calor civile, al punto di non rende più continuabile l’attività dei membri della commissione toponomastica che dovranno venire immediatamente rimossi”
Conclude la mozione: “Tanto esposto, il Consiglio comunale di Reggio Emilia , quale massima espressione della Città, impegna l’amministrazione comunale in persona del sindaco ovvero dei membri della Giunta, a rimuovere immediatamente tutti i componenti della Commissione Toponomastica del Comune di Reggio Emilia”.
“Quanto accaduto in commissione toponomastica ha dell’incredibile. Sbugiardando il consiglio comunale, massima espressione democratica della nostra città, questa commissione, non eletta, si prende la liceità di entrare nel merito di una mozione approvata.
Le argomentazioni pretestuose tirano in ballo “fatti storici non accertati” come se per avere una intitolazione di una via, la commissione, debba riconoscere un certo “merito” per averla.
Questo vuol dire che la stessa riconosce un merito al Maresciallo Tito per averla?
In fase di discussione il Capogruppo Melato aveva avanzato di cambiare via Tito in Via Norma Cossetto ma evidentemente, la Giunta e la Commissione toponomastica, preferiscono fregarsene del consiglio comunale e preferire via Tito autore di crimini contro gli italiani che via Norma Cossetto trucidamente uccisa”. GRUPPO LEGA-SALVINI PREMIER CONSIGLIO COMUNALE REGGIO EMILIA
Liliana Dazzi
02/12/2020 alle 21:42
Reggio Emilia si fa sempre compatire per la smania di apparire più unica che rara.La storianon é un’illusione, ma un vissuto e come tale, non si cambia!
L'Eretico
03/12/2020 alle 18:02
Quest’ultimo gesto del PD mi ha convinto del tutto a non votarlo più, dopo decenni. Complimenti!