DI PIERLUIGI GHIGGINI
26/12/2020 – Crisi senza precedenti all’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia. Diverse decine di professionisti iscritti all’Ordine hanno deciso in queste ore di chiedere le dimissioni del Consiglio Direttivo e della presidente Celestina Tinelli, con la convocazione di nuove elezioni. Una fronda venuta allo scoperto, e in proporzioni sino a ieri impensabili, dopo le dimissioni Francesca Preite dal Consiglio in aperto contrasto con il metodo di governo della Tinelli e, astretto giro, di altri sette componenti del Consiglio su 16: sono gli avvocati Francesca Corsi, Paolo Nello Gramoli, Marcello Fornaciari, Matteo Marchesini, Franca Porta, Giulio Sica e Maura Simonazzi.
Di fatto, ora il Consiglio in carica è dimezzato, e in questi giorni, anche a Natale, gli avvocati si sono organizzati attraverso i social per formulare un documento e inviare le Pec al Consiglio dell’Ordine con richiesta di dimissioni e mozione di sfiducia. Non si esclude che già entro domenica possa essere raggiunto un numero sufficiente di adesioni per far decadere automaticamente il consiglio a norma di Statuto.
Il terremoto è cominciato nel corso della seduta fiume di lunedì scorso, sui cui lavori non è trapelata alcuna notizia né ufficiale né ufficiosa (neppure l’ordine del giorno della discussione) ma nel quale sono state accolte le dimissioni dell’avvocato Preite (che è anche presidente di Til, società del trasporto locale controllata da Seta) e si è sviluppata una tesa discussione, con scintille sino a tarda ora, sulla delicatissima audizione della presidente Celestina Tinelli davanti alla Prima Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura nell’ambito del procedimento disciplinare aperto nei confronti del procuratore della Repubblica di Reggio Emilia Marco Mescolini: procedimento aperto a seguito del fitto scambio di messaggi con l’ex boss di Unicost Luca Palamara, espulso dalla Magistratura, volto a ottenere la nomina alla Procura di via Paterlini. Ma nel quale si è innestato anche un esposto nei confronti dello stesso Mescolini firmato da quattro sostituti procuratori su nove dell’ufficio reggiano. Si se che l’esposto è firmato da Valentina Salvi (titolare di inchieste come Angeli e Demoni e consulenze e applati al comune di Reggio), Isabella Chiesi e Maria Rita Pantani.
Ora, non si sa a che titolo la presidente Tinelli (lei stessa ex membro laico del Csm, esponente di primo piano del sistema dem e nominata dal sindaco Vecchi nella fondazione Manodori) sia stata convocata a testimoniare a palazzo dei Marescialli: se a titolo personale o come presidente dell’Ordine provinciale degli Avvocati. Oppure se non sia stata lei a chiedere di essere ascoltata in difesa del Procuratore Mescolini. Si sa però che quell’audizione è rimasta segreta e che Tina Tinelli non ne ha informato il Consiglio dell’Ordine: una scelta che ha evidentemente fatto venire meno il rapporto fiduciario con una parte cospicua non solo del Consiglio ma anche dei membri dell’Ordine reggiano. anche perchè, in precedenza, Tinelli e il Consiglio avevano rigettato le richieste di pronunciamento di alcuni avvocati sull’affaire Mescolini, affermando che si trattava di questione politica che esulava dalle competenze dell’Ordine. Vedremo, nelle prossime ore, se Tinelli rimetterà il mandato o se deciderà di andare alla scontro sino in fondo.