16/12/2020 – Il blitz dei carabinieri in tre campi nomadi di Reggio, Bagnolo in Piano e Novi di Modena, con 16 persone raggiunte da misure cautelari – otto i sinti arrestati – ha permesso di smantellare la banda dell’auto-ariete che in soli otto mesi avrebbe compiuto ben 24 colpi documentati ai danni di bar, tabaccai, supermercati e negozi.
Ma al tempo stesso a nuovamente posto in evidenza come alcune delle persone indagate o arrestate – sembra quattro di loro – percepiscano il cosiddetto reddito di cittadinanza. La questione viene sollevata oggi, e non è la prima volta, con diversi interventi dalla Lega e da Fratelli d’Italia.
Il vice coordinatore regionale di FdI, il reggiano Alessandro Aragona, sottolinea come “a fronte dei frequenti casi di cronaca, risulta evidente che la “regalia grillina” viene elargita anche a individui che poi risultano coinvolti in illeciti. Come Fratelli d’Italia abbiamo più volte sollecitato la Regione a attuare verifiche puntuali sui percettori del reddito di cittadinanza: a questo punto appare più che mai urgente che la Giunta di Bonaccini si attivi per gli opportuni controlli.
Anche il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi, che esprime un plauso ai Carabinieri perla “brillante operazione”, punta il dito sul reddito di cittadinanza entrando nel dettaglio anche di lacuni casi emblematici.
“Quello che ci chiediamo, ora, è se questi presunti criminali percepissero anche il reddito di cittadinanza – sottolinea Bargi – visto che, a quanto ci risulta, i nuclei famigliari degli arrestati residenti a Novi avevano beneficiato tra il 2017 e il 2018 del Sostegno per l’inclusione attiva e del Reddito di inclusione”
“Nel 2018 avevo presentato un’interrogazione -riocordail consiglieredel Carroccio – per chiedere conto di alcune problematiche sollevate dai residenti del comune modenese che lamentavano la precaria situazione igienico-sanitaria delle famiglie nomadi presenti in via Gazzoli e un contesto di degrado. In quell’occasione la Regione, però, si era apprestata a minimizzare il fatto, negando, nella sostanza, la problematica e facendo presente, su indicazione del Comune di Novi, che i 16 adulti residenti nel campo nomadi fossero supportati economicamente attraverso forme di sostentamento mensile con fondi che arrivavano da stanziamenti nazionali e regionali”
“Sarebbe interessante sapere, a questo punto, se queste persone abbiano goduto di ulteriori aiuti dal 2018 a oggi e se percepiscano il reddito di cittadinanza”, ha concluso Bargi.
Duro il commento del deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami: “Ancora una volta il reddito di cittadinanza si dimostra una misura dannosa e i soldi finiscono in mano non solo a nullafacenti, ma anche a criminali senza scrupoli. Anche nel caso dell’Operazione Ariete abbiamo una banda di malviventi, attiva in tutta l’Emilia, di cui 4 affiliati percepivano il sussidio“.
“Solo una manciata di giorni fa, sempre in provincia di Reggio, le fiamme gialle scovavano 24 destinatari di contributi pubblici ottenuti in maniera irregolare, fra cui anche il reddito di cittadinanza. Il 2 dicembre la stampa bolognese parlava di due tunisini denunciati per aver percepito il reddito per finanziare terrorismo islamico. Nel mese di novembre a Sassuolo è stato scoperto un percettore di rdc che però lavorava in nero. Lo scorso settembre durante l’Operazione Billions veniva scoperto un sodalizio criminale anch’esso percettore del reddito di cittadinanza. In tutti questi casi i soldi pubblici percepiti da questi soggetti sono stati impiegati per compiere illeciti. Come temevamo, il sussidio grillino si è rivelato un vero e proprio stipendio per criminali”. Di conseguenza “Fratelli d’Italia chiede alla Regione Emilia – Romagna un attento monitoraggio e immediate verifiche sui percettori del reddito di cittadinanza in modo da controllare chi sono i beneficiari della misura”.