3/12/2020 – Con due interrogazioni di Fratelli d’Italia e di Forza Italia approda in Parlamento (alla Camera e al Senato) la vicenda dello stop all’intitolazione di una strada di Reggio Emilia alla giovane martire istriana Norma Cossetto.
I senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri (responsabile enti locali) ed Enrico Aimi, coordinare regionale dell’Emilia-Romagna, in una interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno, chiedono “valutazioni sull’incredibile decisione della commissione toponomastica del Comune di Reggio Emilia che ha negato l’intitolazione di una strada Norma Cossetto, giovane italiana massacrata dai comunisti titini sul confine orientale nell’ottobre del ’43”.
Nell’interrogazione “si segnalano le incredibili parole di Massimo Storchi, membro della commissione” e rappresentante di Istoreco Reggio Emilia Reggio, “secondo il quale non ci sarebbero notizie storiche certe e verificate riguardanti le vicissitudini che hanno portato alla cattura e all’uccisione della Cossetto, ma solo fonti verbali provenienti dalla famiglia aderente al fascismo”. L’interrogazione chiede quindi di sapere se queste affermazioni non abbiano violato le leggi dello Stato che impediscono il negazionismo a trecentosessanta gradi; se non ricorrano gli estremi per interventi di autorità per rimuovere persone che hanno comportamenti così inauditi; quale sia la valutazione sul comportamento dell’amministrazione di Reggio Emilia”.
”Siamo a livelli di negazionismo – hanno detto Gasparri ed Aimi – con affermazioni intollerabili e inaccettabili. Assumeremo iniziative anche sul territorio per denunciare questa faziosità e vorremmo sapere cosa ne pensano i dirigenti della sinistra italiana, i vari Zingaretti, Renzi, Crimi, perché questa decisione non può essere derubricata a decisione amministrativa di carattere locale, ma è il sintomo di una faziosità della sinistra che proprio in quelle zone impedì negli anni passati la presentazione dei libri di Giampaolo Pansa che raccontavano la verità sulla tragedia delle Foibe, di Norma Cossetto e di tanti momenti della guerra civile italiana. Non è un caso che Reggio Emilia abbia sempre visto una sinistra particolarmente attiva e faziosa, impegnata sul fronte del negazionismo nel corso dei decenni”.
L’INTERROGAZIONE DI FRATELLI D’ITALIA
Un’interrogazione al governo viene depositata alla Camera da Fratelli d’Italia, primo firmatario il deputato emiliano Galeazzo Bignami.
“Il Comune di Reggio- ha dichiarato in proposito Bignami – non solo non prende le distanze dall’operato della sua Commissione Toponomastica ma, anzi, giustifica e minimizza quanto accaduto, probabilmente sperando che presto gli italiani si dimentichino di questo affronto alla memoria delle vittime delle Foibe.
Come Fratelli d’Italia depositiamo un’interrogazione parlamentare al fine di fare assoluta chiarezza sulle motivazioni di questo vergognoso gesto, e non ci fermeremo sino a che Norma Cossetto riceverà finalmente una via a Reggio Emilia dedicata alla sua memoria. La notizia del blocco rappresenta un vero e proprio schiaffo ai Martiri delle Foibe e ai loro familiari, costretti a subire un altro dolore.
Chiediamo quindi al Ministero dell’Interno cosa intende fare e se intenda intervenire sulla condotta del Comune di Reggio Emilia: ferma la competenza ministeriale, chiediamo al Ministro Lamorgese quali iniziative intenda assumere nei confronti dell’amministrazione reggiana e se si renderà nota la vicenda al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (Anci).”
don Egizio
04/12/2020 alle 12:08
Voi a Reggio, con lo stalinismo ancora in casa, vivete in un mondo parallelo, fuori tempo, incomprensibile a chi non è reggiano, che però è importante (negativamente) a livello nazionale a causa di Reggiani “illustri”. Queste cose apparentemente locali spiegano cose non locali. Non a caso leggo regolarmente questo ottimo giornale, che fa un meritorio lavoro quasi solitario. Infatti lo stalinismo prospera, come le dittature, tra gli struzzi e i pigri che non vogliono esporsi e sporcarsi.
don Egizio