7/12/2020 – “La provincia di Modena non può andare sott’acqua ogni autunno, inverno o primavera perché non si può più parlare di fatti straordinari ma ormai ordinari. E’ tempo di mettere mano una volta per tutte ai nodi idraulici della nostra provincia e approfittare dei fondi strutturali europei come il Recovery Fund, che destina il 30% alla lotta al cambiamento climatico, per mettere in sicurezza il nostro territorio”.
Lo ha detto il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, intervenendo durante i lavori della commissione regionale che ha avviato il confronto sul prossimo bilancio, mentre ancora si contano i danni del maltempo del fine settimana e degli allagamenti di intere aree produttive per la rottura dell’argine del Panaro.
“Ormai la scusa della straordinarietà, esattamente come gli argini, non regge più – ha aggiunto Bargi – e la popolazione non può vivere sotto la costante minaccia di questo flagello. Ormai sono 6 anni che non si parla d’altro che di eventi “straordinari” che causano queste piene, ma un evento straordinario può ripetersi tutti gli anni? Forse non ci si rende conto degli interventi urgenti di cui necessità il nodo idraulico Secchia – Panaro – Naviglio per consentire una portata maggiore che ci eviti queste situazioni ogni anno. Approfittiamo quindi degli imminenti stanziamenti della Ue – ha concluso – per far sì che gli interventi necessari alla messa in sicurezza del nostro territorio rientrino negli investimenti finanziabili”.