30/12/2020 – Ieri pomeriggio è partita l’istanza al Consiglio Nazionale Forense per il commissariamento dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, dopo la decadenza del Consiglio e della presidente Tinelli a seguito delle dimissioni di nove consiglieri, vale a dire la maggioranza dell’organismo. Mentre infuriano le polemiche, con interventi più o meno organizzati a sostegno della presidente disarcionata, la crisi ha subito un’accelerazione per mettere in condizioni il CNF di intervenire al più presto.
L’istanza per il commissariamento è firmata da otto degli avvocati che si sono dimessi dal Consiglio: Francesca Preite (la prima) e i sette che hanno rinunciato all’incarico dopo la tempestosa seduta del Consiglio di lunedì, e cioè Francesca Corsi, Paolo Nello Gramoli, Marcello Fornaciari, Matteo Marchesini, Franca Porta, Giulio Sica e Maura Simonazzi.
Nel contempo, i frondisti (ma ormai scesi in campo apertamente contro la gestione Tinelli) avrebbero raggiunto e superato il quorum necessario per la convocazione di un’assemblea straordinaria con all’ordine del giorno dimissioni del consiglio e della presidente, commissariamento e nuove elezioni dell’organismo di governo dell’Ordine reggiano. I coordinatori delle chat annunciano oltre 140 Pec inviate ai Consiglio. Si tratta di un successo pleonastico, perchè le dimissioni di nove consiglieri hanno già fatto decadere il consiglio (decisiva la rinuncia del decano avvocato Francesco Mazza), ma comunque rivelatore del clima creatosi nell’ordine dopo l’audizione di Tinelli al Csm nel procedimento a carico del procuratore di Reggio Emilia Marco Mescolini.