14/12/2020 – Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia si è riunito oggi pomeriggio sotto la presidenza dell’avv. Celestina Tinelli . Doveva essere una convocazione di routine, invece sul tavolo è atterrato lo scottante argomento del procedimento disciplinare per incompatibilità ambientale in corso alla Prima commissione del Csm a carico del Procuratore di Reggio Emilia Marco Mescolini, che rischia il trasferimento. Mescolini – protagonista dell’accusa al maci processo Aemilia – aveva ottenuto la sede di Reggio dopo intense pressioni su Luca Palamara, all’epoca coordinatore della corrente di Unicost, espulso di recente dalla magistratura per i maneggi politici sulle nomine nelle sedi giudiziarie (compresa la riunione notturna all’hotel Champagne con Luca Lotti e Cosimo Ferri del Pd, alla quale partecipò anche il giudice reggiano Gianluigi Morlini).
Tuttavia il procedimento a carico di Mescolini non riguarda solo le chat di Palamara, ma anche un esposto firmato da quattro sostituti su nove della procura reggiana (tra cui i p.m. Valentina Salvi e Isabella Chiesi) che in settembre hanno denunciato al Csm una insufficiente circolazione delle informazioni all’interno dell’uffici. In sostanza, i suoi diretti collaboratori contesterebbero al capo della procura un mancato o sufficiente coinvolgimento su informazioni rilevanti per inchieste in corso. Nulla è trapelato sul contenuto dell’ esposto, ma fra le poche notizie arrivate da Roma, vi è anche anche quella relativa all’audizione a palazzo dei Marescialli della Presidente dell’Ordine reggiano Celestina Tinelli, avvenuta il primo dicembre o nei giorni immediatamente successivi.
Per questo il Consiglio, nella riunione di oggi, ha trovato sul tavolo “fuori sacco” le richieste di chiarimenti sull’audizione di Tinelli pervenute da alcuni avvocati del foro reggiano, tra cui Luca Tadolini che già in agosto aveva sollecitato l’Ordine ad appoggiare una richiesta di dimissioni di Mescolini.
Richieste di chiarimenti che riguardano anche a quale titolo sia stata convocata la presidente, e perchè non ne abbia informato, sia pure in via riservata, l’organo volitivo dell’Ordine.
Non è ben chiaro, al momento, cosa sia avvenuto nella riunione di oggi. In effetti si sarebbe parlato del “caso” Mescolini sul filo delle questioni procedurali, e la conclusione è stata il rinvio di ogni decisione alla prossima riunione del Consiglio, in calendario per il 21 dicembre prossimo.