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Mediocrità al potere: ecco i risultati
In Piazza Roversi è morto un altro tasso

L’albero di tasso defunto in piazza Roversi

7/6/2020 – Un altro albero di tasso, il secondo in un anno, è morto in piazza Roversi a Reggio. Il primo lo avevano sradicato e spostato dalla sua sede naturale nella quale aveva prosperato per decenni insieme a due piante gemelle. Il secondo, evidentemente danneggiato dal brutale spostamento del “fratello”, ha fatto la stessa fine, rinsecchito dopo una lunga agonia. Speriamo riesca a salvarsi il terzo tasso.

A nulla erano valsi gli avvertimenti di di botanici e ambientalisti, primo fra tutti l’insigne Ugo Pellini.

Un’amministrazione testarda ha tirato dritto lungo il sentiero della mediocrità progettuale e realizzativa. Se prima la piazza detta del Cristo, un angolo storico, non era un granchè, ma almeno sfoggiava una grande aiuola fiorita, oggi è francamente è una strada anonima malamente pavimentata, segnata da una finta canaletta che dovrebbe ricordare, nelle intenzioni, che lì passava il Crostolo. Ora è anche un cimitero di alberi.

E naturalmente il conto dei tassi morti lo pagheranno tutti i cittadini.

Il tasso Orlando morto, quando fu portato via un anno fa
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2 risposte a Mediocrità al potere: ecco i risultati
In Piazza Roversi è morto un altro tasso

  1. luigi disperato Rispondi

    07/06/2020 alle 12:46

    Magari si trattasse solo del tasso ? E’ stata rovinata una potenziale meravigliosa piazzetta, con un visione architettonica felice e storica.
    In aiuto a stare sulle panchine saranno però le zanzare e forse la puzza alimentate dalla bucherella di acqua più o meno stagna che si è insediata quale innovazione. Tra l’altro questa progettazione guidata dal Magnani odia i giardini ed i fiori. Ama solo gli spiazzi assolati dalla canicola estiva che sicuramente agevolano l’incontro e la vita sociale dei cittadini!!!!!!
    Per favore fermatelo, radiatelo.

  2. Fondo Green Rispondi

    08/06/2020 alle 18:28

    Poi parlano di ‘svolta green’…;(
    E’ tutto un Greta Tumberg sparato in società oppure che gli alberi dovrebbero avere un tutela come ‘esseri viventi consenzienti’.
    Sacrosanto dico io.
    Invece il tasso parla chiaro; è lì che urla la sua morte pubblica in faccia a tutti.

    Data la loro crassa&crapulosa ignoranza, soprattutto sensibile – ovvero quella che sta alla base – direi che il marrone color diarrea (del povero tasso in foto) è il loro nuovo meritato colore rappresentativo.

    Come dire che ‘va tutto in sciolta’ cio’ che toccano. Che hanno toccato e che toccheranno.
    Un pozzo senza fondo…green.

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